4 Ottobre 2011
La Fondazione per la Ricerca e la Terapia in Urologia (RTU) annuncia i progetti per il 2012

L’interazione

con i centri d’eccellenza internazionali e la costante innovazione nella chirurgia robotica sono i punti di forza che fanno della Fondazione un modello virtuoso

per un nuovo sistema di welfare.

Sono stati presentati oggi a Milano dal direttore scientifico dottor Bernardo Rocco i nuovi progetti della Fondazione

RTU. Per l’occasione la Fondazione ha riunito presso il Policlinico, padiglione Cesarina Riva dove ha sede la clinica urologica, esperti da tutto il mondo: dagli

Stati Uniti il dottor Vipul Patel, chirurgo di chirurgia robotica di maggiore esperienza al mondo con 5mila prostatectomie robotiche all’attivo. Inoltre, tra i

medici intervenuti, i dottori Coelho dal Brasile, Ficarra dal Belgio, Haese dalla Germania e Tewari dagli Stati Uniti.

L’obiettivo è contribuire alla

ricerca clinica, scientifica e didattica attraverso la collaborazione con i migliori centri specialistici internazionali che si occupano di diagnosi e cura delle

patologie urologiche.

I dati riguardanti le patologie urologiche nella popolazione maschile sono in continuo aumento. Secondo l’Organizzazione Mondiale

della Sanità, nei prossimi dieci anni l’incidenza del tumore prostatico è destinato a raddoppiare. La neoplasia prostatica è la prima per incidenza nella

popolazione maschile e la seconda come causa mortale. Nel 2010 all’interno della clinica sono state effettuate più di 10mila prestazioni ambulatoriali e oltre

mille interventi chirurgici.

Per dare un contributo fondamentale alla ricerca e alla terapia urologica, la Fondazione si propone di instaurare una

collaborazione sinergica tra i settori pubblico e privato a beneficio del paziente. Una visione della sanità che supporta lo Stato per dar vita a un nuovo sistema

di welfare. In quest’ottica, la Fondazione ha sviluppato negli anni una serie di innovazioni che sono riconosciute e praticate nel mondo. Per esempio, è nata in

Italia la tecnica dei Punti di Rocco, messa a punto dal professor Francesco Rocco e dal dottor Bernardo Rocco e oggi ampiamente utilizzata anche negli Stati Uniti.

Si tratta di una tecnica che consente al paziente un recupero veloce dell’incontinenza nella fase post operatoria.

Un ruolo fondamentale nella cura delle

patologie urologiche è rivestito anche dallo sviluppo della tecnologia robotica, in cui la Fondazione RTU ha investito notevolmente negli ultimi dieci anni, sin

dalla sua prima diffusione. Al Cesarina Riva da tempo è utilizzato il robot Da Vinci, uno strumento sofisticato per la chirurgia mininvasiva che garantisce al

paziente eccellenti risultati funzionali e il beneficio di un rapido recupero post operatorio.

La Fondazione intende acquistare nel 2012 il nuovo sistema

robotico Da Vinci Si HD che costituisce la piattaforma più evoluta per la chirurgia mininvasiva. Il robot, che è la versione aggiornata del Da Vinci, è costituito

dalla console chirurgica, dal carrello paziente e dal carrello visione. Una seconda console e il simulatore virtuale consentono a due chirurghi di collaborare

durante le procedure, aumentando così l’efficienza nella formazione e supervisione, oltre a consentire un’assistenza chirurgica supplementare e un training di

nuovo personale anche a distanza attraverso internet. L’integrazione di una visione in 3D, consente il controllo dei movimenti che permette al chirurgo di

compiere interventi complessi minimizzando il trauma al paziente. Inoltre l’equipe chirurgica può mettere in pratica la tecnica Single port, grazie alla quale si

inseriscono gli strumenti e l’endoscopio attraverso una singola incisione cutanea. Con oltre un milione di controlli automatici al secondo, Da Vinci Si HD

garantisce la massima affidabilità. Inoltre, gli allarmi acustici e visivi mantengono il chirurgo e il personale della sala operatoria sempre informati sullo stato

di salute del paziente e le funzioni del sistema.

La Fondazione è in prima linea anche nell’attività didattica e di formazione con l’erogazione di otto

borse di ricerca clinica per sostenere la formazione di medici specialisti in urologia e con il finanziamento di contratti di collaborazione e assunzione a medici

specialisti.