24 Marzo 2010
La lampadina diventa un elemento di design: Wiva Group illumina lo spazio D-Flux al Fuorisalone 2010

L’azienda

toscana Wiva Group illumina il Fuorisalone con i colori e l’ecosostenibilità delle sue lampadine Ekò e Geo, utilizzate all’interno della struttura polifunzionale e

informativa D-Flux, di fronte al Castello Sforzesco.

Anche una semplice lampadina può essere un oggetto di design. E’ questo il concetto chiave alla base

dell’installazione realizzata con Ekò e Geo presso lo spazio D-Flux allestito nell’ambito del Fuorisalone a Milano dal 14 al 19 aprile parallelamente al Salone

internazionale del mobile.

Le due lampadine saranno protagoniste dell’originale progetto illuminotecnico realizzato per l’area meeting e per la reception

dello spazio D-Flux, punto d’incontro per grandi personalità internazionali del settore e addetti ai lavori, aperto anche al pubblico. D-Flux è un’iniziativa

patrocinata dal Comune di Milano, Provincia di Milano e Regione Lombardia, e farà da polo attrattivo e cassa di risonanza delle novità nel mondo della tecnologia,

del design e dell’architettura per una cultura del progetto ispirata all’ecosostenibilità, nella settimana più importante per il settore del design.

All’interno dello spazio D-Flux le lampadine saranno calate dal soffitto attraverso dei pannelli forati mediante sottili fili di nylon. Al centro della sala

meeting spiccherà una scenografica colonna formata da sole Geo che aggiungerà altro colore all’area in cui si svolgeranno i principali incontri e seminari con

architetti di livello internazionale. La lampadina dunque è considerata nel progetto D-Flux com un vero e proprio oggetto d’arredo

In questo contesto, la

lampada è utilizzata nella sua semplicità, in quanto è riconosciuta dal designer la sua dignità estetica. E’ parte integrante dell’installazione, come a

sottolineare che il suo valore estetico supera quello di solo supporto funzionale che comunemente ha. Entrambe le tipologie di lampadine rappresentano un elemento

decorativo, oltre che un elemento finalizzato all’illuminazione della struttura, tanto che non hanno bisogno di essere “vestite”. Inoltre l’ecosostenibilità è

proprio il valore fondamentale che le caratterizza. Ekò è la prima lampadina ecologica prodotta con materiali riciclati, ottenuti principalmente da lampade giunte

al termine del loro ciclo di vita e utilizza la metà del mercurio attualmente in uso per il funzionamento di questa tipologia di sorgenti luminose, senza peraltro

diminuire il livello di alcuna prestazione tecnica. Geo è una lampada elettronica energy saving caratterizzata da una elevata potenza per la propria categoria

(40W). In essa il colore consente molteplici possibilità di personalizzazione e creatività in quanto si compone di due calotte intercambiabili disponibili in sette

diverse tonalità, che possono essere combinate a seconda del gusto e dell’esigenza.

All’ingresso dello spazio D-Flux, infine, la reception sarà illuminata

dalle lampadine K2 di Wiva Group, che con 80 lumen per watt sono le più potenti sul mercato.