30 Giugno 2016
La legalità conviene: un dibattito su educazione, gestione dei beni comuni e le soluzioni contro le auto fantasma

Roma, 30 giugno 2016 – Una giornata dedicata alla legalità e promossa da Federnotai, il sindacato dei notai italiani, a Roma il 30 giugno, per parlare di educazione dei più giovani, di gestione e valorizzazione dei beni comuni, di quali siano i costi dell’illegalità sull’economia nazionale e del fenomeno degli autoveicoli “fantasma” con una proposta concreta per contrastarlo. Questi sono i temi principali del congresso nazionale di Federnotai “Notariato e legalità: tra narrazione e partecipazione”, che ha l’obiettivo primario di promuovere la cultura della legalità in Italia.

 

Dopo i saluti di Cesare Felice Giuliani, presidente del Consiglio notarile di Roma e membro del Consiglio nazionale del Notariato, il congresso inizia con la presentazione della prima collana editoriale per ragazzi sulla legalità, “Acto e Norma”. Si tratta di una trilogia edita da Edicolors e realizzata a fumetti che affronta temi critici sui quali è bene educare sin dalla più giovane età: dalla mafia al bullismo, dalla droga alla microcriminalità, alla violenza sui minori anche all’interno delle famiglie. Il progetto editoriale è stato ideato da Federnotai, con la collaborazione di Polizia Postale e Carabinieri. La presentazione della trilogia è preceduta da un intervento della grecista Andrea Marcolongo che racconta la funzione del notaio, attraverso un esercizio di storytelling, e dal progetto di comunicazione video “Ionotaio”.

 

A seguire, un dibattito di stampo economico che prende spunto dalla soppressione da parte della commissione Industria del Senato degli articoli 44 a 45 del ddl concorrenza, finiti nel mirino del procuratore nazionale antimafia, che aveva parlato di “un varco formidabile” aperto alle mafie e di un sistema di controlli indebolito. Partendo da questo presupposto si indaga il valore economico della legalità e i costi che, al contrario, fenomeni sociali illeciti e di corruzione comportano. Se ne parla con Lucrezia Ricchiuti, senatrice della Repubblica, componente della Commissione Antimafia; Michele Corradino, consigliere di Stato, membro dell’Autorità Nazionale Anticorruzione; Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni. Inoltre, interviene a questo proposito Pierpaolo Farina, ideatore dell’app MafiaMaps e di WikiMafia, la libera enciclopedia sulle mafie con un’analisi dei personaggi, gli eventi, i processi, le dinamiche che hanno caratterizzato la storia delle mafie nel nostro Paese.

 

Al problema degli autoveicoli “fantasma” Federnotai risponde con una sua proposta finalizzata a contrastare il fenomeno dell’intestazione fittizia delle auto. Secondo i dati dell’Ania sono infatti 3,9 milioni le auto senza copertura nel 2014.

 

La seconda parte del congresso prosegue poi con un confronto sui beni comuni, il loro recupero e la gestione. Nello specifico, il congresso è l’occasione per parlare di sussidiarietà e amministrazione condivisa, delle possibilità di recupero delle proprietà di enti locali, della loro destinazione a finalità di interesse pubblico coinvolgendo dunque anche i cittadini. Tra le esperienze presentate in funzione di questo argomento, quelle di Bologna che porta l’esempio dei patti di collaborazione, e di Siena con il Regolamento dell’amministrazione condivisa. In più, si affronterà la questione della gestione partecipata dei beni confiscati alla criminalità con Ugo Mattei, professore di Diritto internazionale comparato, Hastings College of the Law, California University; Gregorio Arena, presidente dell’associazione Labsus; Rodolfo Lewanski, professore di Democrazia partecipativa e Analisi delle Politiche pubbliche, Università di Bologna; Fulvio Mancuso, vicesindaco del Comune di Siena; Veronica Dini, presidente dell’associazione “PROgRES Professionisti per la valorizzazione dei beni comuni”, Donato Di Memmo, responsabile ufficio Cittadinanza Attiva del comune di Bologna

 

Il congresso, moderato dal notaio Giovanni Liotta, si conclude infine con gli interventi del presidente di Federnotai, Carmelo Di Marco che, tirando le somme della giornata, tratterà l’intervento del notaio come applicazione concreta dei principi costituzionali, e del notaio Antonio Di Lizia.