15 Marzo 2024
La Polonia a MCE 2024: un rapporto commerciale in costante crescita, dal grande potenziale per il settore dell’HVAC+R

Milano, 12 marzo 2024 – La Polonia quest’anno si presenta in veste di “Paese Partner” della manifestazione, all’interno del progetto dedicato alle attività promozionali che a ogni edizione vengono studiate dall’organizzazione per favorire l’incontro fra le aziende espositrici e i decision maker di alcuni dei mercati esteri di maggior interesse.

 

Decisa con il supporto di ITA – Italian Trade Agency e di Polish Investment & Trade Agency, la designazione della Polonia mira a favorire incontri e scambi tra aziende polacche e italiane, al fine di creare nuove opportunità di collaborazione e di investimento.

 

Forte di una crescita economica stabile negli ultimi 30 anni, e del più alto tasso di crescita nell’OCSE tra il 1990 e il 2019, la Polonia si posiziona come sesta economia dell’Unione Europea, dopo i Paesi Bassi, la Spagna, l’Italia, la Francia e la Germania.

 

Secondo i dati del 10° Rapporto congiunturale e previsionale del CRESME sul mercato dell’installazione degli impianti negli edifici 2024-2027, il settore dell’HVAC+R polacco ha raggiunto nel 2023 un valore di produzione superiore a 15 mld di euro (il principale mercato dell’Est, l’ottavo in Europa). Le attese sono di una crescita che dovrebbe proseguire nel prossimo biennio a un ritmo superiore al +3,5% annuo.

 

“Quest’anno la partecipazione polacca alla manifestazione è la più grande nella storia di MCE, – afferma Massimiliano Pierini, Managing Director di RX Italy – confermando la costante crescita sia per numero di aziende presenti (41, oltre alla Lounge PAIH, rispetto alle 35 della scorsa edizione, e alle 26 del 2018), con un totale di 1.800mq di spazi occupati.”

 

“La Polonia è il maggior beneficiario dei fondi europei per la coesione e lo sviluppo regionale, di cui una parte significativa è rivolta alle imprese e ai loro progetti in materia di R&S, innovazione e ambiente. – prosegue Pierini – Ciò affiancato dal ruolo centrale in termini di interscambio di beni con le nazioni dell’Est europeo, ci permette di prevedere risvolti positivi per le esportazioni italiane di beni verso tutta la sua area d’influenza.”