
“Che sarà, che sarà, che sarà della mia vita chi lo sa”. Triste, quasi
disperato, colmo di emozioni, un grande cantautore portoricano diventato famoso in Italia con una canzone che ha segnato la storia musicale di tutti: Josè
Feliciano.
Un atteso ritorno in Italia, sabato14 luglio, al Festival LatinoAmericando. L’artista che ha dato la sua inconfondibile impronta alla
musica pop latina: José Feliciano. Durante la sua lunga carriera ha collezionato circa quaranta tra dischi d’oro e di platino. Molti altri i premi vinti: nel 1968
il Grammy come miglior nuovo artista e tra il 1983 e il 1989 tre volte il Grammy come migliore interprete pop latino. Un appuntamento da non perdere!
In
Italia Feliciano ha portato altri brani celeberrimi, come la cover di un classico dei Doors, Light my fire. Grandi artisti hanno reinterpretato le sue canzoni:
Patty Pravo, Mina, Fausto Papetti hanno dato la loro voce per successi come Rain o Angela. La sua fama si è diffusa in tutto il mondo con un brano che è nella
storia della musica: Feliz Navidad, una canzone di Natale che negli Stati Uniti è diventata ben presto un sottofondo immancabile nei giorni di questa festività e
che Feliciano è stato chiamato a suonare di fronte a papa Giovanni Paolo II, in occasione del “Natale in Vaticano” del 2001.
José Feliciano è stato anche
capace di infrangere una tradizione conservatrice del baseball statunitense. La sua interpretazione dell’inno nazionale preparata per la partita che apriva il
campionato fece storia, tanto che da allora nessuno dei grandi artisti chiamati per questa celebrazione si è esentato dal dare il suo tocco personale all’inno
nazionale. Così hanno seguito il suo esempio Jimi Hendrix, Aretha Franklin, Ray Charles, per citarne alcuni.
In quarant’anni di carriera, Feliciano ha
ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali: oltre a lasciare la sua impronta nella famosissima Walk of Fame di Hollywood ha ricevuto ben sei Grammy con
sedici nomination che rispecchiano la sua bravura non solo a trovare il favore e il gusto tipicamente popolare, ma anche a spaziare in vari generi, dalla classica
al jazz, al rock oltre che al pop e alla musica latinoamericana. Le collaborazioni prestigiose di Feliciano sono tantissime. Qualche nome: la cantante jazz Diane
Schuur, con la quale ha inciso l’indimenticabile By design, l’Orchestra Sinfonica di Vienna, ma anche il leggendario scrittore Ray Bradbury che ha voluto il
chitarrista per musicare la sua opera The wonderful ice cream suit.
Nato a Lares in Puerto Rico, Feliciano dopo essersi trasferito nella parte latina di
Harlem, a New York, si dedica fin da giovane alla chitarra: suonando fino a 14 ore al giorno avendo come maestri le sole registrazioni sui nastri. All’età di nove
anni si esibisce di fronte al pubblico del The Puerto Rican Theater nel Bronx e nei primi anni ’60 inizia a suonare nei pub del Greenwich Village. Il suo ingresso
nel mercato della musica avviene nel 1966 quando registra il suo primo album The voice and the guitar of José Feliciano. In questa opera il musicista riprende
alcune vecchie canzoni di bolero che reinterpreta e rinnova in un modo tanto efficace che il suo stile crossover tra mondo latino e anglosassone influenzerà
cantanti come Ricky Martin, Gloria Estefan e Christina Aguilera.
L’ultimo suo album è Six string lady, dedicato alla chitarra e a Segovia: un album tutto
strumentale che spazia dalla musica classica al jazz e al rock. Conferma così nuovamente il suo talento musicale che a torto viene spesso identificato solo con la
musica pop latina, non tenendo conto delle sue innumerevoli contaminazioni. Un solo Paese in Europa veder raramente concerti di José Feliciano: la Gran Bretagna.
L’artista non si separa mai dalla sua cagnolina, e l’obbligo di quarantena gli fa rinunciare agli ingaggi che gli vengono proposti nell’isola.
Orario
inizio concerti: ore 21,30 circa.
Ingresso 15 euro
Il Festival LatinoAmericando, nato nel 1991, è oggi la più importante manifestazione dedicata
all’America Latina. Con il passare degli anni è diventato uno dei principali appuntamenti estivi capaci di portare in Italia la cultura, la tradizione e il calore
di un grande continente. Il festival ingloba diversi aspetti: la musica, la danza, la cultura, la gastronomia, l’artigianato e il turismo. Un evento unico in
Europa, con un forte valore culturale, che integra la dimensione dello svago e del divertimento, con quella informativa sui paesi latinoamericani che da sempre
affascinano l’immaginario collettivo.