
Si sta innescando un meccanismo che vanifica gli sforzi compiuti per la differenziazione dei rifiuti. Sono oltre 150 mila le tonnellate di carta nei
depositi che non trovano una destinazione.
Roma, 21 novembre 2008 – I rappresentanti di Unionmaceri si sono riuniti oggi in assemblea per fare il punto su
una situazione di difficoltà che interessa il comparto. L’associazione rappresenta circa 300 aziende del settore del recupero della carta da macero derivante
dalla raccolta differenziata e destinata al riciclo.
Unionmaceri pone delle richieste al Governo per evitare di compromettere definitivamente un circolo
virtuoso che, tra occupati e indotto, dà lavoro a circa 7.500 persone in Italia e permette di recuperare circa 13mila tonnellate di carta ogni giorno, liberando le
città.
Dice Corrado Scapino, presidente di Unionmaceri: “Le aziende risentono del rallentamento della domanda di carta da parte delle cartiere che la legge
italiana in materia di recupero e riciclo individua come i destinatari esclusivi della carta da macero. La conseguenza è che nei depositi giacciono 150mila
tonnellate di carta che non è possibile consegnare e saturano la disponibilità delle piattaforme”.
I rappresentanti di Unionmaceri inoltre denunciano la
scarsa flessibilità di un sistema normativo che non permette di destinare la carta recuperata in esubero anche a soggetti diversi dalle cartiere o all’estero. Un
sistema di questo tipo impedisce alle aziende italiane di partecipare al mercato globale nonostante siano in grado di produrre secondo standard qualitativi di
ottimo livello. Con le gravi conseguenze in atto.
La situazione è ancora sotto controllo, ma potrebbe precipitare se si considera che le cartiere rallentano
la produzione e non ritirano carta nel periodo che va dalla metà di dicembre alla metà di gennaio.
Per queste ragioni Unionmaceri intende richiedere un
incontro con il Governo in tempi brevi per evitare che le tonnellate di carta che non hanno ancora trovato una collocazione sul mercato si vadano ad accumulare a
quelle del periodo di Natale, che saranno ben al di sopra della possibilità concreta di gestione.