Si è appena concluso il
primo mese di eventi e concerti al Festival LatinoAmericando, con un bilancio che indica una crescita di pubblico, e anche di consumo di empanadas e picanha! Il
secondo mese sarà ricco di eventi eccezionali e già lunedì 25 luglio, in coincidenza con la festa nazionale di Cuba, grande concerto dei Los Van Van.
Non nasconde la sua soddisfazione Juan Josè Fabiani, patron dell’evento dedicato alla musica e alla cultura latinoamericana: “Abbiamo da poco girato la boa del
primo mese, ma già possiamo esprimere la nostra soddisfazione per come sono andate le cose al Festival LatinoAmericando in questa fase. Il nostro pubblico è sempre
più numeroso e appassionato, e vivrà da qui al 15 agosto altre bellissime sorprese”.
Il quindicinale del Festival LatinoAmericando (Assago, 15 giugno – 15
agosto), straordinario record di longevità, si è caratterizzato fino a oggi con un’edizione ricca di performance artistiche, eventi culturali e gastronomici assai
graditi dal pubblico. Lo testimoniano i dati di affluenza comunicati dallo stesso Fabiani: “A oggi, 21 luglio abbiamo avuto oltre 400 000 visitatori. Un dato
eccellente, che premia la qualità del nostro evento e tutto ciò che il nostro festival offre in termini di cultura, gastronomia, opportunità turistiche, momenti di
grande svago. E poi, ovviamente, la musica di alto livello: senza voler togliere nulla agli altri bravissimi artisti esibitisi dal 15 giugno, qui ricordo solo le
performance di Jorge Drexler, Oscar D’Leon, Jorge Aragao, Ivete Sangalo, Juan Luis Guerra, Elza Soares, Omara Portuondo, Daniela Mercury e Carlinhos Brown, tutte
star di assoluto livello mondiale”.
Il festival è l’occasione per conoscere l’artigianato, la cultura e la gastronomia dei diversi paesi latinoamericani. I
ristoranti hanno sfornato circa 70000 Kg di carni argentine, brasiliane e di ogni tipo, 3000 Kg di paella e altrettanti di aragoste. I bar hanno servito quasi 50
000 litri di birra, oltre 10 000 litri di rhum, quasi 10 000 Kg di frutta, 60 000 caffè e tantissima cachaça per la popolare “caipirinha”.
Le prossime
settimane del festival si presentano con un cartellone altrettanto ricco, con un concerto come quello del gruppo cult cubano dei Los Van Van legato a una festa
molto particolare: “Il 25 luglio il festival celebra la festa nazionale di Cuba –dice Fabiani -, per noi è un piacere ospitare in questa occasione un gruppo
prestigioso come i Los Van Van e celebrare così l’importante ricorrenza dal paese, in una serata di sapori, musica e tradizioni cubane”.
E dopo Los Van Van,
sarà la volta di big come gli Inti Illimani (28 luglio), di Johnny Pacheco (29 luglio), del bis di Oscar D’Leon (2 agosto), di Toquinho (9 agosto). Senza
dimenticare le “chicche” rappresentate dai giapponesi Orquesta de La Luz, e gli scozzesi Salsa Celtica, rispettivamente il 26 luglio e il 5 agosto.
Fabiani
sottolinea che la formula di successo è basata sia su importanti iniziative a sfondo sociale, sia dal clima sereno e di festa che ogni sera il festival offre ai
numerosissimi ostaggi dell’estate: “Abbiamo arricchito di contenuti il festival, proponendo, proprio all’ingresso, una mostra che offre un parallelo tra i nostri
quindici anni e quelli della complessa, recente storia dell’America Latina. Ma abbiamo anche alcune novità pratiche che sono state molto apprezzate, come il test
dell’alcol per chi, prima di uscire dal festival, vuole essere certo di non avere superato i limiti con una caipirinha di troppo. In generale il clima che si
respira nelle nostre piazze tematiche, dedicate ai diversi paesi, è quello di una grande gioia di vivere e di partecipazione collettiva a attività culturali che
anche per gli italiani sono sempre più familiari”.
Il Festival LatinoAmericando, nato nel 1991, è oggi la più importante manifestazione dedicata
all’America Latina. Con il passare degli anni è diventato una tradizione della Milano d’estate, grazie soprattutto a uno spontaneo entusiasmo e a una costante
attenzione del pubblico per le numerose proposte e iniziative offerte. Un evento unico in Europa che ha un forte valore culturale, integrando l’aspetto dello svago
e del divertimento con quello informativo su un continente affascinante che da sempre è in cima all’immaginario europeo.