“Nell’ambito del settore eolico, l’offshore acquisisce
sempre maggior importanza e vede l’Europa in una posizione dominante. In particolare, nel nostro Paese si prevede di arrivare almeno fino a 680 MW installati entro
il 2020, ma in uno scenario particolarmente favorevole si potrebbe arrivare anche a 1.500 MW”. È quanto ha dichiarato questa mattina Bruno Baldissara di Enea, in
occasione di Eolica Expo Mediterranean 2011, il salone internazionale per l’energia dal vento, in programma fino a domani, venerdì 16 settembre, alla Fiera di
Roma. “Nel nostro Paese l’eolico offshore ha tutte le caratteristiche per contribuire sempre di più al raggiungimento degli obiettivi nazionali di produzione di
energie rinnovabili”, ha aggiunto Baldissara.
Questo avverrà soprattutto se si riuscirà sviluppare l’offshore al di fuori del mare del Nord, dove i fondali
più adatti rispetto ad esempio ai nostri mari, favoriscono le installazioni di questo tipo. “I primi sei mesi del 2011 hanno registrato in Europa un incremento del
4,5% delle installazioni offshore rispetto allo stesso periodo del 2010 – ha dichiarato Filippo Gagliardi di Ewea (European Wind Energy Association) – Le nuove
turbine eoliche offshore sono state 101, con una capacità complessiva di 348 MW, e sono state collegate alla rete elettrica soprattutto in Gran Bretagna, Germania
e Norvegia. In Europa, inoltre, sono in costruzione 11 parchi eolici offshore del valore di circa 8,5 miliardi di euro e con una capacità totale di 2.844 MW. La
dimensione media delle turbine eoliche offshore installate è di 3,4 MW, mentre l’anno scorso la media era stata di 2,9 MW, a distanza media dalla costa di 35
chilometri (erano 27 nel 2010) e la profondità di 25 metri (contro 17)”.