Il Parlamento europeo ha adottato il fondo per la pesca sostenibile 2021-2027 con l’obiettivo di sviluppare l’economia blu, proteggere la biodiversità e promuovere la governance internazionale degli oceani. Per Mariachiara Chiantore dell’Università di Genova “le direttive europee promuovono i prodotti ittici di allevamento come fonte di proteine per alimenti e mangimi con una bassa impronta di carbonio”
La consapevolezza sulle potenzialità e il valore aggiunto che l’acquacoltura porta all’ecosistema marino continua a crescere tanto che le Nazioni Unite hanno dichiarato il periodo 2021-2030 Decennio delle Scienze Oceaniche per lo Sviluppo Sostenibile.
In queste settimane il Parlamento europeo ha adottato in via definitiva il fondo per la pesca sostenibile 2021-2027: 6,1 miliardi di euro per sostenere l’economia blu, proteggere la biodiversità e promuovere la governance internazionale degli oceani.
Il nuovo fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura (Feampa) incoraggia i Paesi Ue a investire per rendere questi settori più competitivi e per sviluppare un’economia sostenibile, nuovi mercati e tecnologie oltre a proteggere e ripristinare la biodiversità. La policy del fondo prevede che almeno il 15% degli stanziamenti nazionali dovrà essere speso in azioni per favorire il controllo della pesca e la raccolta di dati per contrastare la pesca illegale e non regolamentata.
Aqua, che dal 2000 si occupa di allevamento di branzini e orate al largo di Lavagna nel golfo del Tigullio, è la prima società del nord Italia a svolgere integralmente il proprio ciclo di produzione in mare aperto, salvaguardando la qualità ambientale delle acque che lo ospitano.L’attività dell’impianto ricalca perfettamente le linee guida e il piano di transizione ecologica nel settore marino sostenuto dall’UE.
Garantire la compatibilità tra l’attività dell’impianto e l’ecosistema marino che lo ospita è stato oggetto principale della ricerca portata avanti in collaborazione con l’Università di Genova e coordinato da Scottish Association for Marine Science. Il progetto IDREEM ha confermato la qualità ambientale ottimale nell’area che ospita l’impianto e la totale sicurezza alimentare del prodotto. La simbiosi virtuosa tra allevamento e ambiente permettono di guardare oltre e collocarsi in prima linea nei progetti europei a sostegno dell’acquacoltura.
Dice Mariachiara Chiantore, ricercatrice e docente presso l’Università di Genova e coinvolta nel progetto IDREEM: “Le attività di Aqua bene si collocano nell’ambito delle recenti Direttive della Comunità Europea, in particolare il Green Deal (dicembre 2019) e la strategia Farm to Fork (maggio 2020) che sottolineano il potenziale dei prodotti ittici di allevamento come fonte di proteine per alimenti e mangimi con una bassa impronta di carbonio, cui spetta un ruolo importante per contribuire alla costruzione di un sistema alimentare sostenibile, creando opportunità di lavoro. La Blue economy nazionale oggi impiega oltre 528 mila persone e genera oltre 23,7 miliardi di euro di Valore aggiunto lordo.”