
Un
apparecchio così sofisticato da diventare una vera centrale di comunicazione. Musica, telefonino e istruzioni vocali, tutto in un oggetto di altissima tecnologia e
dai colori sgargianti che si sfoggia sull’orecchio. E anche molto utile, soprattutto per chi ci sente male.
E’ l’ultima innovazione negli apparecchi
acustici. Quella per cui il prof. Carlo Giordano, direttore della clinica di otorinolaringoiatria dell’Università di Torino, ha coniato la definizione di
“orecchiale”. Un oggetto di alta tecnologia e insospettabile design che si sfoggia come un occhiale alla moda e che concentra su di sé tante funzioni utili. Con il
modello Destiny di Starkey e il bluetooth Eli si può rispondere al telefono, ascoltare la radio, trasferire musica, avere un vivavoce efficiente che ti informa
direttamente nell’orecchio di quello che sta facendo, di come sta funzionando. Pile scariche? L’orecchiale non non fa solo bip, ma lo dice chiaro e tondo:
“Cambia le pile!”. Meglio se in fretta, perché il deficit uditivo è molto comune, riguarda un italiano su tre e spesso ci si presta poca attenzione. Eppure è una
delle principali cause di incidente, sia in auto, sia sul lavoro, sia nella vita di tutti i giorni.