25 Ottobre 2019
Nel DEF più trasparenza e concorrenza per il mercato edilizio Federnotai propone al Governo un passo avanti sulla tassazione immobiliare

In relazione all’equiparazione delle imposte ipotecarie e catastali indicate nella manovra 2020, il sindacato dei notai italiani Federnotai suggerisce al Governo un ulteriore passo avanti che porti a una revisione completa della tassazione sui trasferimenti immobiliari. L’ulteriore intervento dovrebbe includere anche le imposte di registro e IVA e non solo quelle ipotecarie e catastali. Una uniformazione delle aliquote porterebbe più chiarezza e maggiore concorrenza.
Il sindacato ipotizza una parificazione, per esempio al 3%, tra l’aliquota IVA (ora al 4%) e quella di registro (ora al 2%) per l’acquisto della prima casa. Per quanto riguarda le acquisizioni soggette a IVA (cioè quelle con le ditte costruttrici) Federnotai auspica che si possa applicare il cosiddetto “prezzo-valore”, ovvero la determinazione della base imponibile sul valore catastale dell’abitazione e non del prezzo, che comporterebbe l’eliminazione della disparità tra i due tipi di compravendita e il raggiungimento di una reale equità fiscale.
Il Documento programmatico di bilancio appena varato dal governo che contiene l’impalcatura della manovra 2020, prevede l’equiparazione delle imposte ipotecarie e catastali per gli acquisti di un immobile da imprese o da privati. Ad oggi la manovra presenta un aumento da 50 a 150 euro sull’acquisto degli immobili da privati e una riduzione da 200 euro a 150 per l’acquisto da impresa sulle imposte ipotecarie e catastali.
Dice Giovanni Liotta, presidente di Federnotai: “La revisione completa della tassazione immobiliare che rende più omogeneo il peso fiscale tra atti soggetti a IVA o a imposta di registro, innescherebbe un circolo virtuoso che coinvolgerebbe in primis i cittadini. Al contrario di quanto accade ora, i cittadini non sarebbero più tassati maggiormente nel caso in cui decidessero per l’acquisizione dell’immobile attraverso l’impresa edile. E naturalmente coinvolgerebbe i costruttori dal momento che questi cambiamenti porterebbero a una maggiore concorrenza, trasparenza e competitività per le imprese, dando inoltre un impulso positivo al mercato edilizio delle abitazioni di nuova costruzione”.