14 Febbraio 2017
No alla violenza sulle donne. Acqua Group insieme a Larry Smith alle Torri Bianche di Vimercate

Milano, 28 febbraio 2017 – Larry Smith Italia – azienda leader nel retail real estate – e Acqua Group — società di comunicazione integrata guidata da Davide Arduini e Andrea Cimenti – celebrano la giornata mondiale delle donne al Centro Commerciale Torri Bianche di Vimercate (MB) con un calendario di iniziative che intendono sensibilizzare e invitare a combattere un fenomeno drammatico e ancora troppo diffuso: la violenza sulle donne.

 

L’evento, dal titolo What Women (don’t) Want, propone un ricco calendario di attività – ideato e realizzato da Pro&Go, agenzia di eventi e marketing non convenzionale di Acqua Group – che include installazioni, corsi e incontri con esperti:

 

– Scarpe rosse (da sabato 4 a domenica 12 marzo)

L’installazione si ispira al progetto Zapatos Rojos dell’artista messicana Elina Chauvet, realizzato per la prima volta nel 2009 a Ciudad Juárez, la città messicana di frontiera dove è stato coniato il termine femminicidio perché lì, da decenni centinaia di donne vengono rapite, stuprate e assassinate grazie al fatto che su questi reati vige una totale impunità. 

Verrà realizzato un tappeto simile ad una passerella di alta moda sul quale saranno posizionate dozzine di scarpe rosse, il simbolo della lotta alla violenza sulle donne, mentre un pannello informativo descriverà il progetto di Chauvet. Per rendere i visitatori pienamente partecipi dell’iniziativa, sarà data loro l’opportunità di portare un vecchio paio di scarpe e verniciarlo di rosso: una gestualità semplice, come quella di utilizzare una bomboletta spray, per avvicinarsi alla drammaticità del tema e dare il proprio contributo lasciando esposte in galleria le proprie scarpe verniciate di rosso. 

 

– Il muro delle bambole (da sabato 4 a domenica 12 marzo)

La galleria delle Torri Bianche ospiterà un lungo muro di bambole per dire no al femminicidio e sensibilizzare sul tema della violenza sulle donne: i giocattoli che accompagnano l'infanzia delle bimbe diventano, infatti, il simbolo della lotta ai maltrattamenti e ai femminicidi. I visitatori potranno partecipare all’installazione portando una loro bambola ed appendendola al muro, accanto a quelle già esposte, in segno di solidarietà con le donne vittime di violenze. L’installazione trae spunto da un’operazione analoga realizzata nel 2015 in occasione della settimana della moda milanese per sensibilizzare sul tema.

 

– Donne spezzate (da sabato 4 a domenica 12 marzo)

Una schiera di manichini femminili, coperti solo da una minigonna, il simbolo per eccellenza della femminilità che, purtroppo, troppo spesso viene interpretato come disponibilità. Sul viso un cartello con l’identità della vittima, per dare una voce ad un volto che troppo spesso viene dimenticato.

 

– Difendiamoci (sabato e domenica 4 e 5 marzo)

Un weekend dedicato a corsi di autodifesa per insegnare alle visitatrici i rudimenti delle discipline di difesa, organizzati in un’area appositamente allestita in collaborazione con Urban Combat di Vimercate, struttura che si occupa di corsi di autodifesa dedicati alle donne, nei quali viene curato anche il lato psicologico della gestione del pericolo ed il consolidamento dell’autostima e della determinazione.

 

– Incontriamoci (sabato 11 marzo)

Incontro con Damiano Rizzi, Presidente della Fondazione Soleterre e fondatore, insieme a Fondazione Pangea, Amici dei Bambini, Altreconomia e L’Isola che non c’è, di Tiziana Vive onlus, associazione creata in ricordo di Tiziana, una giovane mamma di 36 anni uccisa dal marito in ambito domestico. Tiziana Vive si occupa della violenza verso le donne e i loro bambini e ha lo scopo di realizzare progetti e attività volti a contrastare il fenomeno della violenza di genere e di qualsiasi altra natura essa sia. E con l’Associazione di promozione sociale White Mathilda, che opera in favore delle donne maltrattate e vittime di stalker offrendo tutela e assistenza di tipo psicologico e legale. White Mathilda opera a livello nazionale tramite la rete del Ministero delle Pari Opportunità ed è iscritta all'Albo Regionale delle associazioni "Politiche Femminili Regione Lombardia". L’incontro sarà moderato e accompagnato dalla presenza di Marina Presello, giornalista di Sky Italia.

 

“Con questa iniziativa”, afferma Yashar Deljoye Sabeti, Head of Marketing di Larry Smith Italia, società di gestione e commercializzazione del Centro Commerciale Torri Bianche, “vogliamo dimostrare la nostra vicinanza e il nostro affetto a tutte le donne, che rappresentano la maggioranza dei frequentatori di tutti i centri commerciali in Italia.”. “Inoltre”, continua Deljoye Sabeti, “intendiamo sensibilizzare i loro partner, che ci auguriamo parteciperanno numerosi dal momento che le ricerche ci dicono che oltre il 70% degli uomini che frequenta i centri commerciali lo fa in compagnia della moglie o compagna. Un ringraziamento, infine, va alla Giambelli S.p.A., società realizzatrice e proprietaria del centro, che ci sostiene con grande sensibilità in questa iniziativa e al Consorzio Operatori del Centro Commerciale.”.

Andrea Cimenti, CEO di Acqua Group, ringrazia Larry Smith per aver accolto la proposta di realizzare un progetto inusuale per il mondo retail che, afferma Cimenti, “si inserisce in un percorso di responsabilità sociale d’impresa che Acqua Group ha intrapreso da molti anni attraverso la partnership con alcune organizzazioni non profit e che, dallo scorso anno, ci vede impegnati anche con l’Osservatorio semestrale sulla sostenibilità realizzato dal nostro istituto di ricerche EMG Acqua.”.

Fonte: “La violenza contro le donne dentro e fuori la famiglia”, Anno 2014, 5 giugno 2015, Istat; “Shopping Mall 2014. Gli italiani e i centri commerciali.”, EMG Acqua; https://zapatosrojosartepublico.wordpress.com/about-2/che_cos_e_zapatos_rojos/

Acqua Group è una società specializzata in servizi a supporto del marketing moderno, è a capitale interamente privato e italiano. Ha al suo attivo circa 120 clienti italiani ed esteri, con alcune concentrazioni nel mondo del retail (fiere, outlet center, centri commerciali, gdo), nel settore assicurativo e automobilistico, nel food & beverage e nella cosmetica. Ha chiuso il 2015 con oltre 13 milioni di euro di fatturato, ha sede a Milano in via Carlo De Angeli 3 e al suo interno operano 60 persone di comprovata esperienza nel mercato, che hanno fatto convergere le loro competenze in un’unica realtà declinata in sette divisioni operative: ricerche di mercato, media planning e buying, advertising e below the line, web, digital e social marketing, eventi, marketing non convenzionale e incentive, programmi di fidelizzazione, soluzioni informatiche. Acqua Group è presente, attraverso una consolidata rete di partnership, in molti paesi europei, in Asia, Nord e Sud America, soddisfacendo le esigenze dei suoi clienti con efficacia e rapidità e garantendo sempre un’elevata qualità nel servizio offerto. 

 

ALLEGATI

 

I dati Istat di giugno 2015 riferiti al 2014, ci dicono che:

 

– 6 milioni 788 mila donne hanno subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita, ossia il 31,5% delle donne tra i 16 e i 60 anni, che significa 1 donna su 3; di queste il 20,4% (4 milioni 453 mila) ha subito violenza fisica, il 21% (4 milioni 520 mila) violenza sessuale, il 5,4% (1 milione 157 mila) le forme più gravi della violenza come lo stupro (652 mila) e il tentato stupro (746 mila).

 

– 2 milioni 800 mila donne (il 13,6%) hanno subito violenze fisiche o sessuali dal partner o ex partner.

 

– nell’11,8% dei casi le donne hanno subito violenze dal partner anche in gravidanza.

 

– a seguito delle ripetute violenze dai partner (attuali o precedenti), più della metà delle vittime soffre di perdita di fiducia ed autostima (52,75%). Tra le conseguenze sono molto frequenti anche ansia, fobia e attacchi di panico (46,8%), disperazione e sensazione di impotenza (46,4%), disturbi del sonno e dell’alimentazione (46,3%), depressione (40,3%), nonché difficoltà a concentrarsi e perdita della memoria (24,9%), dolori ricorrenti nel corpo (21,8%), difficoltà nel gestire i figli (14,8%) e infine autolesionismo o idee di suicidio (12,1%).

 

– molto preoccupanti sono anche i dati relativi alla trasmissione intergenerazionale del fenomeno: i figli che assistono alla violenza del padre nei confronti della madre hanno una probabilità maggiore di essere autori di violenza nei confronti delle proprie compagne e le figlie di esserne vittime. In quest’ottica, è molto grave l’aumento del numero di violenze domestiche a cui i figli sono stati esposti: la quota è del 65,2%.

 

– inoltre, la violenza all’interno delle relazioni di coppia non si limita alle violenze fisiche, alle minacce o alle violenze sessuali, ma può manifestarsi sotto forma di violenza psicologica ed economica – forme di isolamento e di controllo, di violenza economica, di svalorizzazione e violenza verbale e forme di intimidazione: limitazioni nel rapporto con la famiglia di origine o gli amici, impedimento o tentativo di impedire di lavorare o studiare; imposizione da parte del partner di come vestirsi o pettinarsi, essere seguite e spiate, impossibilità di uscire da sole, fino alla vera e propria segregazione; impedimento di conoscere il reddito familiare, di avere una carta di credito o un bancomat, di usare il proprio denaro e il costante controllo su quanto e come si spende; umiliazioni, offese e denigrazioni anche in pubblico, critiche per l’aspetto esteriore e per come la compagna si occupa della casa e dei figli e reazioni di rabbia se la donna parla con altri uomini; ricatti come portare via i figli, minacce di fare del male ai figli e alle persone care o a oggetti e animali, nonché quella di suicidarsi. Nel 2014 sono circa 4 milioni 400 mila le donne che dichiarano di subire o di avere subìto violenza psicologica dal partner attuale, il 26,4% della popolazione femminile in coppia. 

 

– infine, lo stalking, ossia atti ripetuti nel tempo per generare nella vittima ansia e timore al punto di condizionarne le abitudini. Le donne che hanno subìto stalking con una frequenza maggiore di tre episodi per almeno una tipologia di atto persecutorio da parte di qualsiasi autore, sono 3 milioni 466 mila, il 16,1% delle donne. Di queste, oltre 1 milione 500 mila lo hanno subìto dall’ ex partner. Le forme più diffuse dello stalking riguardano la ricerca insistente di parlare con la vittima, i tentativi ripetuti e molesti di entrare in contatto mediante messaggi e telefonate, le lettere e i regali indesiderati, la richiesta di appuntamenti, l’aspettarla nei luoghi a lei abituali, il seguirla, lo spiarla, il danneggiare le sue cose, divulgare sue foto o filmati su internet o sui social network, pubblicare commenti offensivi e imbarazzanti e minacciare di fare del male a lei, ai suoi figli o ad altre persone a lei vicine.