
Con la rimozione di Capra A2A perde un ottimo
tecnico e l’azienda perderà la propria connotazione di servizio in modo definitivo
Giorgio Schultze commenta le nuove nomine
alla guida dell’ex
municipalizzata
Risorse comuni come acqua ed energia non dovrebbero essere affidati solo alla logica di mercato pura e ad interessi privati
Giorgio Schultze, candidato indipendente al Parlamento Europeo nelle liste dell’Italia dei Valori ed esperto in pianificazione energetica e fonti rinnovabili,
accoglie con amarezza la decisione di stamane del Tribunale di Brescia con la quale si accetta il ricorso presentato dai legali dei comuni di Milano e Brescia e si
ratifica la rimozione di Renzo Capra dall’amministrazione dell’azienda.
“Qualche cambiamento era nell’aria – dice Schultze – ma è davvero un peccato che
si sia arrivati alla rottura e che sia stato coinvolto un tribunale perché non sono riusciti a trovare un accordo. A mio parere, con i nuovi amministratori
assisteremo ad una virata sempre più decisa e definitiva verso una pura logica di mercato che ritengo deleteria per tutti i settori strategici e le risorse di
interesse pubblico, acqua ed energia nella fattispecie. Per quanto private, le utility dovrebbero comunque mantenere una chiara e netta funzione di servizio alla
comunità. Oltretutto Capra è un ottimo tecnico, uno fra i primi che ha parlato di pianificazione energetica quando negli anni ’70 e ’80 promosse il modello del
teleriscaldamento nel bresciano. La consapevolezza in campo energetico che vantiamo oggi nasce in quell’epoca e dobbiamo ringraziare anche uomini come lui, che
sono stati in grado di guardare in prospettiva”.