12 Novembre 2014
Opera di Roma: gli orchestrali impiegati 125 giorni all’anno su 270

Nella nuova inchiesta di “Classic Voice” quanto si lavora nelle Fondazioni liriche.

 

Alla Scala gli orchestrali suonano metà dei giorni previsti dal contratto. E Pereira commenta: “Nel 2015 le masse artistiche lavoreranno di più.”

 

Gli orchestrali dell’Opera di Roma hanno lavorato nel 2013 solo 125 giorni sui 270 “lavorabili” in base al contratto nazionale, meno di tutti i colleghi delle altre fondazioni liriche. Ma il loro costo incide solo il 22,7% sul valore della produzione, tra i più bassi d’Italia. Lo dicono i dati pubblicati in esclusiva su “Classic Voice”, in edicola giovedì.

 

Nel numero di novembre un’inchiesta dettagliata su quanto lavorano, costano e guadagnano gli orchestrali e i coristi dei teatri d’opera. A queste domande il mensile risponde con speciali classifiche su assiduità di lavoro e livelli retributivi nelle varie città. Gli orchestrali più cari, dopo quelli della Scala (93mila euro l’anno a testa, in media), sono quelli dell’Opera di Roma (78mila) e del San Carlo di Napoli. I meno cari a Bari, Cagliari, Bologna. I più attivi a Torino, Napoli e Verona intorno ai 200 giorni di lavoro; i meno attivi a Roma, Firenze e Genova, sotto i 150. Anche i professori della Scala sono presenti in teatro circa metà del tempo in cui sarebbero disponinbili per contratto. Il confronto con gli orchestrali europei, con dati inediti dai teatri d’opera di Berlino, Chicago, Francoforte, Londra, Monaco, Vienna e Zurigo, dimostra che all’estero si lavora di più, ma con stipendi più alti.

 

“Il contratto vigente”, dice il sovrintendente scaligero Alexander Pereira in un’intervista a commento dei dati, “mi permette di realizzare tutto quello che ho in mente. Nella stagione che s’inaugura il prossimo 7 dicembre ho programmato 40 recite d’opera in più, senza forzature contrattuali”. 

 

Con il numero di novembre di “Classic Voice”, nel cd allegato, Claudio Abbado dirige i Berliner Philharmoniker nel Canto del destino di Brahms e in altre composizioni sinfonico-corali.