6 Dicembre 2023
Orologio sociale vs orologio biologico vs orologio solare: presentato a Italia Sonno 2023 il conto dei rischi dell’ora legale per la salute

Costi diretti pari a circa 450 euro annui pro capite, che gravano per oltre 4 miliardi di euro annui, (che arrivano a oltre 6 miliardi includendo i costi indiretti), rispetto a un incremento di spesa energetica che per lItalia si aggira intorno allo 0.12%. Equanto è emerso nellanalisi del Daylight Saving Time presentata in esclusiva alla 10a edizione di Italia Sonno 2023.

 

 

Roma, 4 dicembre 2023 – I disturbi del sonno in Italia assorbono circa l1,5% del PIL, tra costi diretti”, quelli propriamente di tipo diagnostico-terapeutico, e costi indiretti dovuti alla riduzione della produttività e del reddito e allaumento degli oneri sociali per assenza dal lavoro.

 

I dati preliminari della revisione sistematica della letteratura sugli effetti dellora legale su sonno, sonnolenza e capacità cognitive, presentati dal prof. Romigi, confermano gli effetti negativi dellora legale; è quanto è emerso oggi a Italia Sonno 2023, levento nazionale sul tema della medicina del sonno, organizzato grazie alla consulenza scientifica della dott.ssa Loreta Di Michele, dellAzienda Ospedaliera S. Camillo Forlanini di Roma, UOSD DH Pneumologico ed Interstiziopatie Polmonari, e del prof. Sergio Garbarino, del Dipartimento di Neuroscienze, Riabilitazione, Oftalmologia, Genetica e Scienze Materno-Infantili (DINOGMI) dellUniversità di Genova e Medicina del Lavoro dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.

 

ll sonno di buona quantità e qualità gioca da sempre un ruolo fondamentale nellevoluzione sociale di Homo sapiens e ha un impatto determinante sulla nostra salute e sulla sicurezza. – ha affermato il dott. Andrea Romigi, responsabile del Centro di Medicina del Sonno Irccs Neuromed di Pozzilli (Isernia) e professore presso la Facoltà di Psicologia UNINETTUNO di Roma – Luomo possiede tre orologi, uno sociale che organizza la nostra vita con gli altri (ora locale) uno biologico che controlla la nostra fisiologia (tempo circadiano) e uno solare che definisce la luce naturale e l’oscurità. Più questi orologi sono disallineati, maggiori sono le nostre probabilità di sviluppare determinate malattie quali disturbi neurologici e psichiatrici e patologie cardio e cerebrovascolari.”

 

Introdotta durante la I guerra mondiale, e pensata per permettere un risparmio nei consumi di energia elettrica e di emissioni di anidride carbonica, in realtà i vantaggi dallintroduzione dellora legale sembrano veri solamente in un limitato numero di paesi nordici e in misura modesta rispetto a quando fu istituita.

 

I dati della letteratura medico-scientifica riportano invece di un incremento dell’incidenza di patologie cardio e cerebrovascolari, di patologia psichiatriche e dell’abuso di sostanze di almeno il 10%. A questo si aggiungano i negativi effetti sul sonno prodotti sugli oltre 8 milioni di italiani che combattono con disturbi del sonno quali insonnia cronica e disturbi del ritmo circadiano. I costi diretti di questi pazienti, pari a circa 450 euro annui pro capite, gravano sui conti per oltre 4 miliardi di euro annui,  che arrivano a oltre 6 miliardi includendo i costi indiretti. Queste stime non includono i maggiori costi sanitari sostenuti per l’aumento dell’incidenza di infarti, ictus e incidenti stradali nella settimana successiva all’ora legale, che risultano difficilmente quantificabili.

 

Si può quindi stimare, per difetto, che il costo sociale dei disturbi del sonno in generale includendo lo stress da ora legale, porti ad una perdita annua di 1,5 punti percentuali del PIL mediamente pari ad oltre 30 miliardi di euro su base annua (quasi l’intera manovra finanziaria).

 

Per contro, i risparmi energetici ottenuti non oltrepassano l1%; da un lato i paesi nordici, come Svezia e Norvegia, presentano risparmi energetici significativi compresi tra 15-30 milioni di euro su base annua, paesi come lItalia presentano invece un incremento di spesa energetica che si aggira intorno allo 0.12% rispetto al costo che si avrebbe senza lintroduzione dellora legale,, probabilmente dovuto al maggior ricorso allenergia elettrica per uso di condizionatori daria nei mesi estivi.

 

Un recente studio di analisi dei costi energetici suggeriva che i paesi a nord e a sud del 42° parallelo N e S rispettivamente, traggono progressivo crescente vantaggio – ha evidenziato il dott. Romigi, concludendo chetutti i tentativi volti a una riduzione del jet lag sociale forzato dovranno essere al centro delle strategie del nostro Sistema Sanitario Nazionale per la prevenzione delle malattie. I candidati per tale prevenzione potrebbero essere orari di lavoro più flessibili, orari di inizio della scuola più tardivi (soprattutto per gli studenti in età adolescenziale), e la definitiva eliminazione dell’ora legale.”

 

Il prof Garbarino ha sottolineato inoltre comeun modello di società liquida possa rappresentare unopportunità per la salute e del benessere lavorativo, grazie anche allintroduzione nellambito della Medicina del Sonno di nuovi percorsi di prevenzione e diagnostico-terapeutici quali telemedicina, farmaci” digitali, app e wearable device per il monitoraggio del sonno… Tuttavia, stanno anche emergendo i potenziali rischi associati allinvasione digitale e alle abitudini digitali scorrette (iperconnettività, tecno-dipendenza), che possono rivelarsi dannose sulla salute e favorire linsorgere di disturbi del sonno con conseguenti ricadute negative sulle prestazioni, ad esempio scolastiche e lavorative.”

 

La X° edizione di Italia Sonno è stata realizzata col patrocinio di AIMS (Ass. Italiana di Medicina del Sonno), AIPAS (Ass. Italiana Pazienti con Apnea del Sonno), SIMI (Società Italiana di Medicina Interna), SIME (Società Italiana di Medicina del Lavoro), SIMSO (Società Italiana Medicine del Sonno Odontoiatrico), SIOCMF (Società Italiana di Odontostomatologia e Chirurgia Maxilio-facciale  e Società Italiana di Pneumologia, e con il contributo non condizionante di Sanofi, Gsk, Menarini, Chiesi Italia, Laboratori Guidotti, Linde Medicale, Philips e Vivisol.