27 Maggio 2009
Pace, giustizia, e solidarietà nell’Europa di Giorgio Schultze e Luigi de Magistris

Sono questi i valori

imprescindibili dell’Europa e dell’Italia democratiche di domani emersi dall’incontro Non c’è pace senza giustizia, non c’è giustizia senza pace tenutosi

ieri, martedì 26 maggio a Montichiari presso il Garda hotel tra Giorgio Schultze e Luigi De Magistris, candidati indipendenti al Parlamento Europeo nelle liste

dell’Italia dei Valori.

“Abbiamo scelto di venire vicino a Ghedi per questo incontro – dichiara Giorgio Schultze, candidato europeo e portavoce europeo

della Marcia mondiale per la pace e la nonviolenza – dove sono presenti 40 testate nucleari e i Tornado sono sempre pronti al decollo per raggiungere le zone di

conflitto. La Valsella ora è stata riconvertita ma per anni ha prodotto le mine di cui ancora oggi sono disseminati Paesi come l’Angola. È impensabile fondare

l’economia di un territorio sulla produzione di strumenti di distruzione. Purtroppo l’industria bellica non conosce crisi e solo l’anno scorso ha conosciuto un

crescita del 40%. 1300 sono i miliardi di dollari investiti in armamenti e con una spesa 25 miliardi di euro l’Italia non è da meno. La Valsella, dove oggi si

producono auto elettriche, è un caso esemplare di riconversione dell’industria bellica. Purtroppo dobbiamo prendere atto che anche l’Europa fa parte o, in

qualche modo subisce un sistema violento. L’Europa invece deve essere una Comunità accogliente in grado di costruire ponti e non creare fratture con i popoli del

bacino del Mediterraneo. Il Nord Africa e il Medio Oriente sono parte di questa Europa e noi abbiamo il dovere civile di raccogliere l’SOS di queste popolazioni

che scappano dalla guerra e dalla miseria e metterci nelle condizioni di accoglierle. Io stesso se fossi nato in quei luoghi attraverserei il deserto e mi

imbarcherei dalle spiagge libiche per scappare. In Italia invece si va contro la convenzione di Ginevra e si respingono migliaia di persone”.

Schultze e De

Magistris hanno dimostrato comunione di visioni e intenti. L’ideale di giustizia di cui l’ex PM si fa portavoce fa rima con amore, dialogo, comprensione,

solidarietà. “Il termine giustizia è qualcosa di più ampio del giustizialismo. Tutto ciò che è guerra non è giustizia. Siamo di fronte a una società multietnica.

L’immigrazione proviene da territori dove non c’è pace, non ci sono acqua , cibo e lavoro, ma dove invece si trova spesso la guerra. Dobbiamo capire perché le

persone migrano e affrontare questi flussi con giustizia”.

Entrambi i candidati denunciano una deriva pericolosa in Italia verso pratiche di controllo

dell’informazione, del dissenso e delle coscienze. Un Paese il nostro in cui il Parlamento è ridotto a mero organo di ratifica, in cui la Costituzione è ancora in

buona parte inattuata e che vanta un triste primato: è al primo posto in Europa in quanto a truffe nei confronti della UE.