26 Agosto 2010
Pompe di calore: come utilizzare il climatizzatore anche per il riscaldamento

In vista delle stagioni autunnale e

invernale, Daikin Italy ha elaborato alcuni consigli su come utilizzare al meglio i climatizzatori con pompa di calore e massimizzare i loro vantaggi. Le pompe di

calore possono trovare applicazione nella climatizzazione degli ambienti residenziali, in alternativa ai sistemi convenzionali composti da caldaia più sistemi di

raffrescamento: sono molto semplici da installare e non richiedono modifiche sostanziali agli impianti preesistenti.
L’arch. Marco Prete, dell’area marketing di

prodotto di Daikin, afferma: “Le pompe di calore aria-aria utilizzano l’aria come sorgente termica e sono in grado di conferire all’ambiente domestico condizioni

di comfort, riscaldando in inverno e raffrescando in estate. Sono macchine efficienti, in grado di trasferire calore da un ambiente a temperatura più bassa, a uno

a temperatura più alta. Le pompe di calore aria-aria sono composte da due unità separate, una interna e una esterna collegate tra loro da tubazioni nelle quali

circola il fluido refrigerante. L’energia impiegata per farle funzionare è prevalentemente elettrica”.

Di seguito gli accorgimenti suggeriti:

durante il funzionamento invernale, il corretto orientamento delle alette di ventilazione rende maggiormente uniformi le temperature nei locali. Se l’unità interna

è a parete, è consigliata la proiezione verso il basso dell’aria riscaldata poiché essendo più leggera, tenderebbe naturalmente a migrare verso l’alto generando

una stratificazione. Nel caso invece di una tipologia a pavimento, il fenomeno fisico di migrazione verso l’alto risulta compensato in quanto l’emissione dell’aria

calda avviene dal basso

– attenzione particolare deve essere data anche all’intensità di ventilazione: un flusso eccessivo crea moti d’aria che, facilmente

percepibili dagli utenti, possono risultare fastidiosi, sollevando inoltre la polvere

– il funzionamento ottimale della pompa di calore dipende anche da una

buona manutenzione ordinaria affidata all’utente. Il controllo e la pulizia periodica dei filtri dello split interno assicurano l’efficacia dello scambio termico,

ma soprattutto ne facilitano l’azione purificante, requisito essenziale durante la fase di riscaldamento domestico invernale, dove le impurità si moltiplicano. E’

importante che la ventilazione sulla macchina esterna non sia impedita da barriere fisiche di qualsiasi genere (sacchetti, foglie secche, ecc.). Si suggerisce

quindi di verificare ciclicamente se la griglia di protezione è interessata da varie occlusioni di materiali impropri

– in autunno, nel passaggio dalla

modalità raffrescamento a riscaldamento è buona norma accertarsi del corretto deflusso dell’acqua di condensa che può generarsi sull’unità esterna operante in

riscaldamento. Tale fenomeno si manifesta quando l’aria impatta sulla superficie fredda dello scambiatore; si suggerisce perciò di drenare l’acqua mediante un tubo

allacciato al raccordo fornito in dotazione con l’unità, al fine di indirizzarne lo scarico. Questo accorgimento previene la formazione di pozze d’acqua sul

pavimento del balcone o terrazzino su cui è posata la macchina, o spiacevoli gocciolamenti qualora la stessa sia ubicata in quota mediante staffe

– una

delle funzioni selezionabili sulla maggioranza delle pompe di calore Daikin si chiama “econo mode” ed è finalizzata ad escludere il sovraccarico sul contatore

domestico.

RISPARMIO ENERGETICO
L’applicazione delle pompe di calore nella climatizzazione ambientale può essere economicamente conveniente poiché

comporta un minor tempo di ammortamento dell’impianto grazie ai maggiori risparmi sui costi energetici e al fatto di dover ricorrere a un unico impianto per il

riscaldamento invernale e il raffrescamento estivo.

Uno dei maggiori vantaggi offerti dalle pompe di calore risiede nell’autonomia di gestione del singolo

terminale, aspetto difficile da scorgere su sistemi di riscaldamento tradizionali alimentati da caldaie. Ma la prerogativa principale delle pompe di calore risulta

indubbiamente il maggior risparmio energetico.

Il notevole risparmio energetico della pompa di calore si registra particolarmente durante le mezze stagioni.

Quando le temperature esterne non sono troppo rigide, cioè il salto termico rispetto all’ambiente interno non è così rilevante, le pompe di calore sono in grado di

esprimere la massima perfomance con un assorbimento minimo.

L’efficienza di una pompa di calore è misurata dal coefficiente di prestazione indicato con la

sigla C. O. P. (Coefficient Of Performance) che indica il rapporto tra l’energia prodotta (calore ceduto all’ambiente da riscaldare) e l’energia (elettrica)

consumata per far funzionare la macchina. L’efficienza di una pompa di calore, nel funzionamento a freddo è misurata dall’Indice di Efficienza Elettrica EER

(Energy Efficiency Ratio), Il C.O.P. è variabile a seconda del tipo di pompa di calore e delle condizioni di funzionamento, le performance sono apprezzabili quando

i COP superano il valore di 2,5. Questo vuol dire che per 1 kW di energia elettrica consumato, la macchina erogherà almeno 2,5 kW di potenza per riscaldare. La

migliore pompa di calore di Daikin, per esempio, è Ururu Sarara che presenta un COP pari a 5,14.

Infine, per la sostituzione di impianti di climatizzazione

invernale con impianti a pompa di calore ad alta efficienza è prevista la detrazione fiscale del 55%. Per maggiori informazioni: www.daikin.it/ecoincentivi