1 Dicembre 2017
Prosegue la divulgazione scientifica della Rete degli Orti botanici della Lombardia con nuove iniziative

La mostra "Seduzione e Repulsione. Quello che le piante non dicono”, per la prima volta in un Museo di Storia Naturale, è approdata a Venezia dove sarà visitabile fino al 18 marzo, con una sezione nuova dedicata ad un habitat della laguna. A Bergamo la Rete ha inoltre promosso a fine novembre "risVolta – growing ligh. Energy from living plants", un progetto dell'Università di Pavia in grado di produrre illuminazione dalle piante.

1 dicembre 2017 – Quattrocentomila visitatori complessivi nei sette Orti botanici per il 2016, con dato in crescita per il 2017, 350 bustine di semi di piante autoctone donate col progetto SEMIami piantami, oltre ventimila studenti delle scuole lombarde coinvolti in attività educative e progetti e nove tappe della mostra itinerante "Seduzione e Repulsione. Quello che le piante non dicono", con un totale di ventinovemila visitatori oltre a una decina di mostre e un centinaio di eventi per il pubblico realizzati negli Orti.

I numeri della divulgazione scientifica della Rete degli Orti botanici della Lombardia raccontano il successo di una serie di iniziative organizzate o promosse dall'associazione per il potenziamento del ruolo degli Orti stessi come spazi di cultura scientifica di agevole divulgazione. Quattro dei sette Orti lombardi sono appartenenti a realtà universitarie e questo favorisce il flusso di informazioni tra i ricercatori e i divulgatori scientifici negli Orti botanici.

Per l'anno 2018, quindi, la Rete potenzierà le sue modalità divulgativefavorendo un approccio meno accademico e sempre più relazionale, orientato al grande pubblico, capace di affrontare anche i grandi temi dell'attualità quando possono riguardare il mondo botanico. Questo obiettivo rientra nel progetto"Scienza e Società: definizione e potenziamento del ruolo degli Orti Botanici lombardi" cofinanziato da Regione Lombardia, attività che risponde a una richiesta dell'Unione Europea affinché la scienza si sviluppi con e per la società.

Nell'ambito di questo progetto, la Rete degli Orti Botanici ha presentato il 25 novembre a Bergamo il progetto "risVolta – growing ligh. Energy from living plants", un'invenzione innovativa ideata da studenti dell'Università di Pavia che consiste nella produzione di punti di illuminazione OLED per ambienti esterni alimentati da energia fornita dalle piante, sfruttando una tecnologia completamente green. La Rete degli Orti botanici è promotrice del progetto e in occasione della presentazione a Bergamo ha coinvolto il pubblico in un dialogo con i visitatori sul valore del ruolo delle piante nella vita quotidiana.

Si sposta invece al Museo di Storia Naturale di Venezia fino al 18 marzo 2018 la mostra "Seduzione e Repulsione. Quello che le piante non dicono", realizzata dalla Rete degli Orti botanici in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell'Università degli Studi di Milano (con il contributo di Fondazione Cariplo, Regione Lombardia Agricolutra e Miur).

Infine, il progetto SEMIAMI Piantami è una importante campagna di sensibilizzazione sulla flora selvaggia che gli Orti botanici della Rete promuovono, conservando i semi di oltre cinquemila specie tra cui alcune con un'importanza particolare per il territorio del nord Italia. Si tratta di specie spontanee o selvatiche spesso minacciate da specie esotiche che, seppur belle, possono risultare invasive e causare la scomparsa di quelle originarie.SEMIAMI Piantami intende salvaguardare la biodiversità del nostro habitat semplicemente invitando a seminare nei giardini, nei parchi e nelle aiuole questi semi preziosi che è possibile richiedere negli Orti botanici lombardi o dal catalogo online sul sito della Rete, facendo una donazione alla ricerca scientifica.

Silvia Assini, presidente della Rete degli Orti Botanici spiega: “Sono fermamente convinta che dalla conoscenza e dalla conservazione delle piante e delle relazioni che esse instaurano con l’ambiente e con gli altri organismi viventi, derivano e deriveranno opportunita` irrinunciabili per garantire un futuro al nostro pianeta. La mostra vuole essere un contributo a diffondere una parte della conoscenza del mondo vegetale, invitando i visitatori a scoprire inaspettate relazioni".
Per informazioni sulle attività della Rete degli Orti botanici della Lombardia consultare il sito www.reteortibotanicilombardia.it.