8 Marzo 2004
Pubblicità Progresso e Central Groucho firmano il nuovo spot per dire “no” ai pregiudizi sui disabili

Creato su una

canzone che Lucio Dalla ha scritto apposta per la nuova iniziativa sociale, lo spot-videoclip sarà scaricabile in rete, e in onda sui principali circuiti

televisivi a partire dal 10 marzo

“Io mi chiamo Chiara, Franco, Alfonso, Luigi, Carla, Tonino…… E allora? Se tu potessi sentirti come me , capiresti il

bello della vita”.
Immagini del quotidiano che scorrono sulle parole della canzone “Per Sempre, Presente”, che Lucio Dalla ha scritto apposta per questa nuova

campagna di Pubblicità Progresso.

Lo spot é prodotto dalla casa di produzione Central Groucho (Claudio Castellani e Albertina La Rocca sono gli executive

producers), ed è diretto dal regista Ambrogio Lo Giudice. Le immagini mostrano gesti normali, che tutti quotidianamente compiono: dall’aprire la finestra la

mattina, al prendere un autobus per andare a lavorare. Dal salutare i colleghi al termine della giornata al giocare a pallone. Gesti normalissimi che la maggior

parte delle persone considerano scontati. Ma non è così per tutti. Protagonista dello spot è infatti uno dei ragazzi disabili che lavorano nella Cooperativa

Solidarietà, creata da Lorenzo Crosta e che da oltre 20 anni si occupa di inserirli nel mondo del lavoro.

Proprio in questi piccoli gesti, nella capacità di

apprezzarli e nella gioia di compierli si racchiude il duplice messaggio che lo spot, così come tutta l’iniziativa di comunicazione, vuole lanciare.
I ragazzi

infatti hanno prestato i loro volti per dire a tutti gli Italiani “Io esisto”, affermando la loro assoluta normalità, contro ogni pregiudizio. Ma a questo si

aggiunge una vera e propria esortazione rivolta a tutti per riscoprire la gioia di vivere, magari attraverso quei piccoli momenti e gesti quotidiani che spesso

vengono dati per scontati dai cosiddetti “normali”.

Allo spot, che verrà programmato dai principali circuiti televisivi a partire dal 10 marzo, si aggiunge

una vera e propria campagna multimediale che per la prima volta mette in campo oltre a radio e stampa, affissione, anche la musica, Internet e l’editoria. Questi

sono infatti i mezzi che Pubblicità Progresso, l’associazione di pubblicitari e di aziende guidata da Alberto Contri che da oltre 32 anni si occupa delle più

importanti tematiche sociali, ha utilizzato per una campagna che punta a disarmare ogni pregiudizio e smontare ogni idea razzista.

La campagna stampa e le

affissioni, ideate dai creativi Maurizio Marani e Enzo Sterpi mostrano infatti il volto dei giovani disabili della Cooperativa Solidarietà, ritratti dagli scatti

fotografici di Riccardo D’Avanzo, che affermano la loro assoluta normalità, contro ogni pregiudizio. “Io mi chiamo… E allora?” quasi una sfida a chi ritiene che

un disabile sia diverso e non abbia diritto ad una vita “normale”.
Allo stesso modo la canzone “Per Sempre, Presente” di Lucio Dalla non è una semplice colonna

sonora, ma parte integrante e fondamentale di tutta la campagna. Dalla non solo ha scritto apposta la canzone, ma ha reso possibile il download gratuito dello

spot-videoclip realizzato da Central Groucho sul sito www.eallora.org tramite i grandi portali italiani, perché il messaggio dell’iniziativa arrivi anche ai

giovani proprio grazie alla forza della musica e dei nuovi media.
Oltre a Internet anche l’editoria gioca un ruolo determinante. I 22 allievi del corso di

narrativa diretto da Cinzia Tani e Roberto Cotroneo del Centro-Lab di Roma hanno infatti scritto dei racconto sulla disabilità, ambientandoli in diversi paese del

mondo. Questi racconti, realizzati con il supporto scientifico del Segretariato Sociale RAI, oltre a diventare un libro edito da Piemme, verranno pubblicati su

Internet, coinvolgendo sempre i più importanti portali italiani.
Una campagna corale, insomma, che vuole inaugurare un nuovo modo di fare comunicazione

sociale, ma non solo. L’idea è quella di coinvolgere direttamente il pubblico cui si indirizza il messaggio, non solo dal punto di vista emozionale, ma sotto un

aspetto fattivo. Di rendere protagonista un pubblico che, quando si parla di messaggi sociali è rappresentato da tutti i cittadini, senza esclusioni.