13 Febbraio 2025
Puzza di “capra” nella cameretta dei ragazzi? Da MCE Lab qualche consiglio per evitarlo!

Le condizioni ambientali della stanza in cui vive e riposa un adolescente svolgono un ruolo chiave nel facilitare una qualità del sonno ottimale, che è un determinante fondamentale del suo benessere fisico, psicologico e sociale.
Da MCE Lab qualche consiglio per una puntuale valutazione della qualità dell’ecosistema della sua cameretta.
 
Milano, 10 febbraio 2025 – Un recente studio condotto dall’Università tedesca di Erlangen (Norimberga) ha confrontato le caratteristiche chimiche degli odori emanati da neonati, bimbi e adolescenti per osservarne gli eventuali cambiamenti durante la crescita. Le conclusioni raggiunte dicono che la maturazione sessuale coincide con importanti cambiamenti nella composizione chimica dell’odore corporeo.
Se infatti i più piccoli presentano un mix chimico pregno di sostanze che odorano di sapone, agrumi e nocciole, nei più giovani è stata riscontrata una concentrazione più alta di chetoni α-ionone, associati a sentori floreali; viceversa, negli adolescenti sono molto più alti i livelli di acidi carbossilici, responsabili di odori sgradevoli.
Secondo lo studio tedesco, è probabile inoltre che questa evoluzione di afrori influenzi la comunicazione interpersonale tra genitori e figli.
“La cameretta puzzolente degli adolescenti dipende dal fatto che la stanza è piena di aria ri-respirata, con poco ossigeno e molto nitrogeno. E se si continua a respirare la stessa aria di una stanza non ben areata, il riposo e la salute stessa ne potrebbero risentire, con ripercussioni su tutte le attività dell’adolescente, dall’attenzione a scuola allo studio a casa – assicura il prof. Sergio Garbarino, neurologo e docente al Dipartimento di Neuroscienze (DINOGMI) dell’Università di Genova, membro dell’Accademia Italiana Medicina del sonno (AIMS).– L‘olfatto svolge infatti un importante ruolo modulatorio sul sonno. Gli odori possono modulare la latenza all’inizio del sonno, così come la qualità e la durata dello stesso.”
Durante la notte, gli adolescenti possono rilasciare tra i 200 e i 700 ml di umidità nell’aria a causa della respirazione e della sudorazione, il che può aumentare l’umidità interna e favorire la formazione di muffa e di cattivi odori: ecco perché la ventilazione della camera di un ragazzo è quindi fondamentale, per garantire un ambiente sano e confortevole.
“In generale le condizioni ambientali della stanza in cui si dorme svolgono un ruolo chiave nel facilitare una qualità del sonno ottimale, che è un determinante fondamentale della salute e del benessere. – prosegue il prof. Garbarino – Questo comprende i meccanismi fisiologici del nostro organismo, il funzionamento cognitivo, la regolazione emotiva, la maturazione fisica e la qualità complessiva della vita.”
Da MCE Lab, il punto di riferimento per il comfort abitativo promosso da MCE – Mostra Convegno Expocomfort, ecco alcuni elementi per una puntuale valutazione della qualità dell’ecosistema della cameretta, ricordandosi che spesso la percezione del calore può variare in base a fattori individuali come età e sesso; ad esempio, i ragazzi possono avere diverse esigenze rispetto agli adulti:
Il comfort termico è determinato dalla temperatura dell’ambiente, dall’umidità e dalla ventilazione; è fondamentale mantenere una temperatura ottimale, generalmente compresa tra 18°C e 22°C, e un’umidità relativa tra il 30% e il 70% per garantire un buon riposo.
La qualità dell’aria interna deve essere monitorata per garantire un ambiente salubre. L’aria deve essere priva di contaminanti e avere un buon ricambio. L’uso di ventilatori, purificatori o sistemi di ventilazione meccanica può aiutare a mantenere l’aria fresca e pulita. È importante anche evitare l’accumulo di polvere e allergeni, che possono influenzare la salute respiratoria. La qualità dell’aria domestica si può monitorare mediante misuratori di qualità dell’aria dotati di sensore VOC, un misuratore CO2 e un rilevatore di polveri sottili, per valutare direttamente se il livello di CO2 in casa è compreso nei limiti consentiti o se pollini, polveri sottili, deodoranti per la casa e solventi hanno inquinato l’aria di casa.
Un livello di rumore eccessivo può disturbare il sonno e influenzare negativamente il benessere. Per migliorare il comfort acustico, si possono utilizzare materiali fonoassorbenti e progettare la stanza in modo da ridurre al minimo i rumori esterni.
Infine, una buona illuminazione naturale durante il giorno e una luce adeguata per le attività serali contribuiscono a creare un ambiente accogliente. È consigliabile utilizzare tende che permettano di modulare la luce e scegliere colori tenui per le pareti, che favoriscano una sensazione di calma.
“Tutti questi aspetti combinati contribuiranno a creare uno spazio che favorisca un sonno riposante e un generale senso di benessere – conclude il prof. Garbarino – e magari aiutare nel rapporto non sempre facile con il figlio adolescente.”