
Dal 16 al 22 luglio sette serate di grandi
spettacoli: Julieta Venegas porta dal vivo i grandi successi che hanno scalato le classifiche italiane. Poi “el caballero del son” Adalberto Alvarez e il “gallo
salsero” Tito Rojas. Con l’enigmatica musica e l’impegno sociale di Tego Calderón.
Una settimana al Festival LatinoAmericando che inizia lunedì 16
luglio all’insegna della bachata. Da Miami al grande villaggio di Assago la famosa band dei Toke D’Keda, diventata famoso per hit come Lamento Boliviano e Debo
Pensar. Il gruppo arriva da Miami a ribadire un successo internazionale che ha raggiunto anche in Italia. Ora arrivano al Festival per far conoscere i loro nuovi
pezzi, inseriti nell’ultimo album appena uscito. La canzone Te Extraño è entrata a far parte delle più importanti classifiche in America Latina e negli Usa. I
quattro artisti, di cui due già attori, hanno stretto una collaborazione con Misca, una famosa marca di abbigliamento giovanile che li ha voluti testimonial e ne
cura il look.
Martedì 17 luglio è il giorno del concerto di Adalberto Alvarez y su Son, sicuramente uno degli artisti più interessanti di Cuba, con
all’attivo più di 20 dischi. “El caballero del son”, così è stato definito, ha scritto brani già diventati dei classici che sono nei repertori di importanti
salseri come Oscar D’León e Eddie Palmeri. La sua formula vincente consiste nel presentare brani di son cubano che, pur rimanendo fedeli alle radici tradizionali
del genere, presentano innovazioni nei testi e negli arrangiamenti così da avvicinarsi ai gusti contemporanei. E’ già storia il concerto realizzato nell’aprile
del 2002 nel Palazzo dei Congressi di Parigi dove “El caballero del son” invitò il leggendario Compay Segundo in una performance da brivido. Adalberto ha tenuto
concerti in tutto il mondo riscuotendo successo non solo in America Latina ma anche in Germania, Svizzera, Danimarca, Francia, Norvegia e in Italia.
Mercoledì 18 luglio il Festival LatinoAmericando propone il concerto del “gallo salsero” Tito Rojas. Sulla scena musicale da trent’anni e nominato più volte per
il Premio Grammy nella categoria di Musica Tropicale, Rojas ha ottenuto il successo fin dalla fine degli anni ’70 quando si unisce alla Conjunto Borincuba,
formazione diretta dal famosissimo cantante cubano Justo Betancourt. Un successo che è andato sempre più crescendo presso un pubblico che lo segue fedele,
appassionato della sua voce roca e del suo indiscusso talento.
Giovedì 19 luglio è la serata di Mauricio & Palodeagua, vincitore de “la sigla de oro”, il
premio indetto ogni anno dal Festival per la composizione della sigla ufficiale. L’ autore dell’allegrissima sigla della XVII edizione di LatinoAmericando ha
creato una musica da lui stesso definita “caribe-fusión”. Colombiano, Mauricio con i Palodeagua proporrà un mix sonoro di reggae, calipso, rock e pop,
caratterizzato da freschezza e spontaneità, capace di rinnovare i ritmi tradizionali della sua terra. Il gruppo già con il loro primo singolo del 2003 Niña ha
vinto il disco d’oro colombiano dopo essere stato primo in classifica per tredici settimane consecutive. Anche gli altri quattro singoli, Canto Caribeño, Darte un
beso, Por aqui po alla e Es ella, sono stati tutti singoli di successo in Colombia, ottenendo sia diversi dischi d’oro e di platino, sia la nomination al Grammy
Latino 2004 come migliore artista emergente. Lo scorso gennaio il gruppo ha realizzato l’album Contigo.
Venerdì 20 luglio si passa a ritmi più moderni,
altrettanto entusiasmanti. Sarà in scena la sperimentazione e fusione musicale di Tego Calderón. L’artista, famoso anche per aver interpretato insieme a Daddy
Yankee il famoso tormentone de “La Gasolina”, è diventato il simbolo di una evoluzione musicale dopo che ha deciso di contaminare il reggaeton con generi come la
salsa e il rock, ottenendo un prodotto decisamente innovativo. Tego Calderón è un artista la cui carriera musicale ha subito recentemente una svolta interessante:
se già i suoi primi lavori avevano riscosso un successo straordinario grazie alla proposta musicale di un reggaeton crossover in cui si mischiavano vari generi
diversi, il terzo e ultimo album, The Underdog, uscito l’anno scorso, rispecchia una raggiunta autocoscienza critica che lo ha portato a ripensare alla sua
posizione all’interno del panorama musicale. Definito il reggaeton come troppo commerciale, troppo simile alla pop music tanto da vietarne l’ascolto ai suoi
bambini, Tego Calderón ora propone un prodotto le cui sonorità blues, rock e salsa lo rendono decisamente innovativo.
Parallelamente ha modificato il modo in
cui prima si presentava al pubblico: ora ha deciso di non portare più le catene, gli anelli e i diamanti che contornavano il suo abbigliamento. Il motivo di questa
presa di posizione è nel documentario Bling’d: blood, diamonds and hip-hop, girato in Sierra Leone insieme agli artisti Raekwon e Paul Wall. Il film tratta del
ruolo dell’hip-hop nel commercio sanguinoso dei diamanti. Ancora interessato a problematiche di carattere sociale della sua città natale, Tego Calderón di recente
ha recitato nel film Illegal tender uscito proprio nel 2007, basato su di una vicenda di violenza urbana.
Una grande star conosciuta e amatissima anche in
Italia, nelle nostre hit parade con il brani Me Voy, Limón y sal e Andar Conmigo. Julieta Venegas sabato 21 luglio porta ad Assago un grande concerto, un grande
evento. L’artista è dotata di straordinaria energia e di una voce capace di passare con semplicità dalle sonorità più forti alla sensualità tutta latina. Julieta
è una cantante rock che non disdegna incursioni nel pop e nella musica elettronica pur non tradendo le sue origini. Con magistrale bravura è riuscita a inserire la
presenza del suono graffiante della fisarmonica in un contesto tipicamente rock, creando una miscela capace di incuriosire e entusiasmare anche gli ascoltatori
più esigenti. Con l’album d’esordio Aqui, la Venegas propone un suono decisamente maturo ed efficace, con una componente energica, ma allo stesso tempo anche
romantica e poetica, che le è valso il Nuestro rock award come “Migliore album di un artista emergente”. Gli altri due album Bueninvento e Sí propongono una
Julieta che si misura con il pop e con il rock, confermando la cantante come voce rivelazione tanto da partecipare a numerosi festival anche in Italia e
collaborare alla colonna sonora del famoso film di A. G. Inarritu Amores Perros.
Domenica 22 luglio arrivano gli Os Mutantes, gruppo storico degli anni ’70
che porterà sul palco di Assago il tropicalismo, genere musicale amato anche da Gal Costa, Gilberto Gil, Caetano Veloso, Tom Zè. Le canzoni degli Os Mutantes danno
una forma moderna alla musica tradizionale incorporandola con elementi di quella inglese e americana. I suoni ammiccano scherzosamente al rock più classico e alle
sonorità più tipicamente brasiliane, in una fusione sperimentale, ma decisamente efficace. Il gruppo si sciolse nel 1978 per poi riformarsi con la formazione
attuale nel 2006 nella quale troviamo oltre agli storici Arnaldo Baptista e Sérgio Dias anche Dinho Leme e Zélia Duncan. Nel 2007, Os Mutantes sono tornati nelle
charts brasiliane con il single Balada do Louco.
Orario inizio concerti: ore 21,30 circa.
Ingresso 10 euro tutti i giorni tranne: il lunedì 6 Euro, il
venerdì e il sabato 15 Euro. Il martedì le donne entrano gratis.
Il Festival LatinoAmericando, nato nel 1991, è oggi la più importante manifestazione
dedicata all’America Latina. Con il passare degli anni è diventato uno dei principali appuntamenti estivi capaci di portare in Italia la cultura, la tradizione e
il calore di un grande continente. Il festival ingloba diversi aspetti: la musica, la danza, la cultura, la gastronomia, l’artigianato e il turismo. Un evento
unico in Europa, con un forte valore culturale, che integra la dimensione dello svago e del divertimento, con quella informativa sui paesi latinoamericani che da
sempre affascinano l’immaginario collettivo.