Roma, 1 febbraio 2021 – Secondo i dati Istat divulgati oggi sull’occupazione a dicembre 2020, si interrompe il trend positivo che tra luglio e novembre aveva portato a un recupero di 220 mila occupati. Il calo occupazionale si concentra sulle donne e coinvolge sia i dipendenti sia gli autonomi. Inversione di tendenza anche per la disoccupazione che, dopo quattro mesi di progressivo calo, torna a crescere portando il tasso al 9%. Paolo Stern, presidente della società di consulenza Nexumstp che assiste oltre 10 mila imprese italiane ed esperto di diritto del lavoro, commenta: “La circostanza si verifica nonostante il blocco dei licenziamenti che ormai perdura da circa un anno. La misura decisa dal governo italiano, e che secondo alcune forze politiche sarebbe da prorogare fino all’estate, ha di fatto scaricato tutta la crisi sulle fasce più deboli del mercato del lavoro, in primis i lavoratori a termine, che non hanno visto i propri contratti stabilizzarsi. Il divieto di licenziamento generalizzato non consente alle imprese di riorganizzare la propria attività per agganciare ogni piccolo anelito di ripresa. Davanti a questi numeri bisogna puntare sullo sviluppo economico delle imprese e sulle politiche attive del lavoro più che bloccare il mercato con cassa integrazione e divieto di licenziamento. Specialmente le PMI, ossatura portante della nostra economia, devono ripartire con dinamismo competitivo. I lavoratori devono essere indirizzati dai servizi per l’impiego verso le attività che cercano occupati anche attraverso percorsi di formazione e addestramento specifico. Auspicabile infine una decisa riforma degli ammortizzatori sociali che prediliga sempre strumenti formativi, come per esempio il fondo nuove competenze, rispetto a meri sussidi che allontanino il lavoratore della produzione e dall’innovazione delle imprese“.
1 Febbraio 2021
Stern (Nexumstp) su calo occupazione: puntare su sviluppo economico delle imprese, politiche attive del lavoro e formazione