16 Luglio 2015
Tre Orti botanici lombardi tra i tesori da fotografare per Wiki Loves Monuments

La Rete degli Orti botanici della Lombardia partecipa al concorso fotografico mondiale indetto da Wikimedia con tre dei suoi giardini: l’Orto Botanico di Bergamo Lorenzo Rota, il Parco botanico di Villa Carlotta a Tremezzina (Co) e l’Orto botanico dell’Università di Pavia. Le foto scattate in questi luoghi potranno essere tra le finaliste del concorso di quest’anno.

 

16 luglio 2015 – La Rete degli Orti botanici della Lombardia partecipa con tre dei suoi luoghi culturali e naturalistici all’edizione 2015 del concorso fotografico Wiki Loves Monuments, promosso da Wikimedia Italia, che ha come scopo l’arricchimento degli archivi fotografici ad uso libero di Wikipedia. Nell'edizione dello scorso anno tre foto, scattate a Villa Carlotta e all'Orto botanico di Pavia, sono risultate tra le finaliste.

 

Quest’anno aderiscono all’iniziativa per promuovere la conoscenza del loro patrimonio al grande pubblico l’Orto Botanico di Bergamo Lorenzo Rota con la nuova sezione di Astino "La valle della biodiversità", il Parco botanico di Villa Carlotta a Tremezzina (Co) e l’Orto botanico dell’Università di Pavia. Qui per tutta l’estate gli appassionati di fotografia potranno recarsi negli Orti e realizzare scatti, per poi iscriversi al concorso e caricare le foto sulla piattaforma Wikimedia Commons dall'1 al 30 settembre. L’obiettivo è raccogliere materiale per corredare di immagini le pagine web dell’enciclopedia libera online più famosa al mondo.

 

Nel mese di novembre una giuria composta da personaggi appartenenti al mondo della cultura e della fotografia, tra cui Franco Fontana, noto fotografo e direttore del Toscana Foto Festival, valuterà i lavori e premierà i primi dieci classificati nazionali. Saranno poi messi in palio dai partner di Wikimedia altri premi speciali. 

 

Ulteriori dettagli saranno disponibili a partire dal mese di agosto sul sito della Rete www.reteortibotanicilombardia.ite sul sito dell'iniziativa wikilovesmonuments.wikimedia.it.