
Nell’anno di “Genova2004 capitale europea della cultura”, l’omaggio di Fabbri Editori a uno dei più grandi attori italiani di teatro. Dal 7 agosto l’appuntamento
con una collezione in DVD e VHS, comprendente sei commedie televisive e quattro film mai pubblicati in precedenza.
Fabbri Editori lancia in edicola, dal 7
agosto, una nuova importante collana monografica che abbraccia in dieci uscite le interpretazioni di Gilberto Govi arrivate fino a noi. La raccolta, in DVD e VHS,
comprende sei riprese televisive di commedie teatrali, tratte dall’archivio Rai e rimasterizzate e, per la prima volta in assoluto, quattro film in versione
integrale con protagonista il grande attore genovese.
Tutte le uscite saranno accompagnate dai copioni del testo originale glossati da Govi. Si tratta di
testi preziosi, oggi introvabili, dei veri e propri canovacci di scena arricchiti con le annotazioni dell’attore, le variazioni, e le aggiunte da lui inserite
nelle serate teatrali.
Particolarmente stimolanti, inoltre, i contenuti speciali dei DVD; sono “extra” che faranno la gioia di ogni appassionato e di ogni
collezionista: sei commedie audio inedite (vedi allegato per il dettaglio), le curiosità, le rare interviste e le barzellette che l’attore raccontava alla moglie
prima di salire sul palcoscenico.
La raccolta “Tutto Gilberto Govi” prende il via il 7 agosto con “Maneggi per maritare una figlia” di Niccolo Bacigalupo
(al prezzo lancio di 8,90 euro, per il dvd; 3,90 per il vhs). Considerata la più celebre tra le commedie di Govi, “Maneggi per maritare una figlia” è stata portata
in scena centinaia di volte per oltre cinquant’anni; in questa versione l’attore recita accanto alla moglie Rina Gaioni. La trama vede il protagonista “Steva”
vittima di una moglie perfida, di una figlia viziata e di una serva impicciona: obiettivo delle tre donne è la ricerca di un marito-genero ricco e altolocato…
Seguiranno, con cadenza settimanale che partirà il 21 agosto, al prezzo standard di 12,90 euro, altre cinque commedie (vedi allegato per il dettaglio), tra
le quali la classicissima “Pignasecca e Pignaverde” (il prezzo standard dei vhs sarà di 8.90 euro).
Chiusa la serie delle commedie, sarà la volta dei
quattro film inediti; quest’ultimi, in particolare, si rivolgono non solo ai fans di Govi, ma anche ai cinefili più accaniti. Basta scorrere i credits dei cast
artistici dei film per cogliere il valore della proposta: “Che tempi!” (1948, di Giorgio Bianchi), con Alberto Sordi, Walter Chiari, Paolo Stoppa; “Il diavolo in
convento” (1950, di Nunzio Malasomma), con Ave e Carlo Ninchi; “Lui, lei e il nonno” (1961, di Anton Giulio Majano), con Walter Chiari e Carlo Campanini; “Colpi di
timone” (1942, di Gennaro Righelli), con Dina Sassoli e Elio Steiner.
L’iniziativa giunge nell’anno in cui Genova viene celebrata come capitale
europea della cultura. L’omaggio di Fabbri Editori è puntuale, perché lo straordinario successo ottenuto da Gilberto Govi in tutta l’Italia e all’estero dipende
dal fatto che, benché trascritte in genovese, le sue commedie riprendevano temi propri del teatro popolare non esclusivamente ligure.
Gilberto Govi (1885-
1966) aveva il teatro nel sangue. A 14 anni ebbe la sua prima parte in teatro, e fino al 1924 mantenne un impiego di disegnatore tecnico, dedicandosi alle scene
solo come dilettante. Dai 38 anni in poi divenne professionista e fondò diverse compagnie teatrali di cui fu impresario, capocomico e primo attore. Govi non
accettò mai di rappresentare dei repertori classici perché riteneva di potersi esprimere compiutamente solo attraverso le sue commedie e i suoi personaggi. Per
ogni ruolo inventava personalmente una “maschera”: è leggendaria la sua mimica fatta di strizzatine d’occhio, sguardi di “sbieco”, pieghe del volto, il corrugarsi
della fronte, l’aggrottarsi delle sopracciglia. Ma anche i mugugni, le risatine di “gola”, i falsetti, modulando la voce con la tipica cadenza genovese. Solo in
tarda età, dopo i settant’anni, decise di volgere il suo interesse alla televisione. I cicli delle sue commedie, trasmessi più volte dal 1957 al 1986, sono stati
tra i più grandi successi di audience nella storia della Rai.