20 Giugno 2006
Un connubio di successo tra presente e passato: arrivano i Free Hole Negro

Venerdì 23 giugno la numerosa band

cubana sarà al Forum per regalare ai fedeli del Festival LatinoAmericando un’esperienza davvero elettrizzante.

Dieci ragazzi e un’effusione d’energia

trascineranno il pubblico per ore indimenticabili: venerdì 23 giugno il palco del festival accoglie il sound unico dei Free Hole Negro. Il gruppo nasce nel 1999 a

Cuba, ma approda solo ora nel vecchio continente per il lancio del nuovo album Superfinos Negros, dopo aver partecipato alla colonna sonora della pellicola di

prossima uscita in Italia Habana Blues, che racconta la storia di due giovani musicisti alla ricerca di successo.

La musica di questi dieci giovani col

ritmo nel sangue ha radici nell’underground di L’Avana, ma si mescola e si lascia contaminare col tempo dai generi più svariati quali il funk, la rumba, il mambo,

il drum & bass, il son montuno, il reagge, il rap…per poi sfociare in uno stile unico: il Free Hop, che racchiude i generi più tradizionali dell’isola patria in

connubio con sonorità internazionali del nuovo millennio.

I Free Hole Negro creano così un’identità propria e ben distinta, contemporanea e dinamica, le

cui principali caratteristiche sono la vitalità e il legame con le proprie origini, peculiarità svelate dal gioco di parole con cui la band si presenta. I ragazzi

alludono con il loro nome a due diverse fonti d’energia: al buco nero nello spazio e al cibo popolare dell’isola, i “frijoles negros” (fagioli neri).

Il

Festival LatinoAmericando, nato nel 1991, è oggi la più importante manifestazione dedicata all’America Latina. Con il passare degli anni è diventato una tradizione

della Milano d’estate, grazie soprattutto a uno spontaneo entusiasmo e a una costante attenzione del pubblico per le numerose proposte e iniziative offerte. Un

evento unico in Europa che ha un forte valore culturale, integrando l’aspetto dello svago e del divertimento con quello informativo su un continente affascinante

che da sempre è in cima all’immaginario europeo.