
Uno dei più grandi pianisti contemporanei, già
collaboratore di Santana e Gillespie, rende speciale e magico l’appuntamento del 3 agosto al Festival LatinoAmericando
Chucho Valdés, il 3 agosto
sul palco di LatinoAmericando, è una delle figure chiavi dell’odierno scenario del latin-jazz. Il pianista cubano, che nel ’73 fondò il gruppo Irakere, uno dei
più importanti nella fusione di jazz, rock e ritmi afrocubani, è oggi al centro dell’esplosivo revival della musica latina. Tendenza che attinge dalla salsa al
mambo fino a tutte le forme più antiche delle danze in voga sull’isola di Cuba.
Ma Valdés, talento ammirato e rispettato in tutto il mondo, vanta anche un
ricco background a base di jazz di scuola “be bop”. Tra i maestri del piano, e suoi personali “eroi”, Chucho si è ispirato a Art Tatum, Duke Ellington, Erroll
Garner, Bud Powell e Hank Jones, ma anche ai più moderni Bill Evans, Cecil Taylor e Keith Jarrett.
Figlio del famoso pianista cubano Bebo Valdés, Chucho a
15 anni aveva già fondato il suo primo trio jazz, e nel frattempo si esibiva con l’Orchestra Sabor de Cuba diretta dal padre.
Il suo primo album, “Chucho
Valdés y su Combo”, risale al 1963. Le successive lavorazioni, specie quelle a cavallo dell’inizio degli anni ’70, daranno un nuovo impulso alla musica popolare
cubana e rappresentano un’anticipazione del gruppo Irakere, di cui faranno parte tra gli altri Carlos D’Puerto, Oscar Valdés, Tato, Carlos Emilio Morales, Jorge
Varona, Paquito D’ Rivera.
Chucho Valdés si è esibito in oltre cinquanta nazioni, in luoghi culto come la Carnegie Hall, il Blue Note di New York e il
Teatre Colón di Buenos Aires, affiancando molti musicisti di grido tra cui Carlos Santana e Dizzy Gillespie.
l Festival LatinoAmericando, nato nel
1991, è oggi la più importante manifestazione dedicata all’America Latina. Con il passare degli anni è diventato una tradizione della Milano d’estate, grazie
soprattutto a uno spontaneo entusiasmo e a una costante attenzione del pubblico per le numerose proposte e iniziative offerte. Un evento unico in Europa che ha un
forte valore culturale, integrando l’aspetto dello svago e del divertimento con quello informativo su un continente affascinante che da sempre è in cima
all’immaginario europeo.