11 Luglio 2007
Vargas, l’artista simbolo del merengue

Giovedì 12 luglio a LatinoAmericando la dolcezza del merengue si esprime

con il suo più valido rappresentante. Sergio Vargas incanterà il pubblico del Festival con il suo ritmo travolgente. Un artista completo impegnato nel sociale che

per protesta non si taglia più i capelli.

“El ejemplo del merengue”. E’ lui l’emblema del merengue, Sergio Vargas, dominicano doc, che ha portato in

tutto il mondo i ritmi di questo seguitissimo genere musicale e di ballo. Cantante solista e leader di importanti orchestre dominicane, Vargas in quasi trent’anni

di carriera ha cantato davanti a decine di milioni di persone.

La popolarità di Sergio Vargas valica i confini dominicani dopo aver cantato nel 1993 di

fronte a 20.000 spettatori riuniti al Madison Square Garden di New York. Nello stesso anno ottiene il Disco d’oro ed è uno degli artisti più acclamati al Festival

della Calle Ocho, a Miami. Vargas è tornato recentemente alla ribalta con Dile, una delle canzoni di maggior successo nella carriera del cantante, trasmessa per

più di due anni da tutte le radio del mondo che ne hanno fatto un simbolo del merengue.

Sergio Vargas è molto legato al suo paese natale e al suo popolo. Da

sempre è in prima linea per migliorarne le condizioni sociali. Con questo obiettivo ha costituito una fondazione benefica a New York che porta il suo nome.

La sua carriera inizia negli anni Ottanta. Nel 1986 è la voce principale dei Los Hijos Del Rey e nel 1987 ottiene il premio di miglior interprete dell’anno con

il brano La quiero a morir e il premio come miglior disco dell’anno nella Repubblica Domenicana. Nel 1988 gli viene riconosciuto dall’Art Critics Association

della Repubblica Domenica il premio Cassandra per il suo concerto “Sergio”, che gli vale anche il premio di Spettacolo dell’anno e miglior video-clip con

Vampirias.

Nel 2006, seguendo l’esempio di altri cantanti di merengue come Fernando Villalona e Johnny Ventura, è entrato in politica. Eletto alla Camera

dei Deputati del Congresso Domenicano, rappresenta la sua città d’origine, l’impoverita Villa Altagracia. La precaria situazione economica del suo paese ha

spinto Vargas a lanciare una protesta e una sfida, resa palese dal suo rifiuto di tagliarsi i capelli.

Il Festival LatinoAmericando, nato nel 1991, è

oggi la più importante manifestazione dedicata all’America Latina. Con il passare degli anni è diventato uno dei principali appuntamenti estivi capaci di portare

in Italia la cultura, la tradizione e il calore di un grande continente. Il festival ingloba diversi aspetti: la musica, la danza, la cultura, la gastronomia,

l’artigianato e il turismo. Un evento unico in Europa, con un forte valore culturale, che integra la dimensione dello svago e del divertimento, con quella

informativa sui paesi latinoamericani che da sempre affascinano l’immaginario collettivo.