10 Maggio 2007
Venti…di Grand Prix: due decenni per il premio di Pubblicità Italia

Si terrà lunedì 28 maggio al teatro Manzoni

di Milano la serata di premiazione della ventesima edizione del Grand Prix di Pubblicità Italia per le migliori strategie di marca.

Il Grand Prix di

Pubblicità Italia quest’anno taglia l’importante traguardo delle venti edizioni. Punto di forza del premio è l’attenzione alle strategie di marca e alla loro

forza comunicativa. Grazie a un’ottica improntata alla comunicazione integrata il Grand Prix è oggi un punto di riferimento per tutto il settore, in grado di

documentare quanto e come sia cambiata la comunicazione pubblicitaria in Italia in questi quattro lustri.

Il prestigio del premio deriva anche dalla sua

formula consolidata: le campagne che arrivano in short list alla serata finale sono preselezionate da un comitato composto da qualificati direttori marketing e

comunicazione. Spetterà poi agli oltre mille professionisti del settore presenti in sala votare la comunicazione ritenuta più efficace. Attraverso il voto

elettronico sarà scelta una sola campagna che vincerà l’ambito trofeo. Il vincitore entrerà anche di diritto tra i finalisti del New York Festivals, il

prestigioso premio internazionale partner del Grand Prix.

Le campagne che hanno vinto il Grand Prix nel corso degli anni testimoniano come si siano evoluti

il mestiere di comunicatore e le strategie di marketing di pari passo con il cambiamento del costume, dei mezzi e del linguaggio. Da Barilla, vincitrice della

prima edizione del 1989, a “Whatch your step” di Ikea che ha trionfato lo scorso anno, il Grand Prix mostra come nel corso degli anni la comunicazione abbia

seguito il cambiamento dei consumatori. Scompare il lusso delle campagne come Wolkswagen Golf (1990) e fanno la loro apparizione libri e inserti in edicola (1995,

Corriere della sera). Nel 1998 e 1999 vincono l’ironia di Swatch e di Yomo con Aldo, Giovanni e Giacomo. Ironia che trionfa anche nel 2004 con la fresca campagna

di Heineken, mentre nel 2005 la vittoria di “Fuffi” di Sky dimostra l’importanza che la tv satellitare sta assumendo nel nostro paese. Tra le altre campagne

memorabili si ricordano “Ti amo bancario” di San Paolo con Luciana Littizzetto (2002), lo spot della Chicco del 1996 e “The sculptor” di Peugeot (2003).

Oltre alla premiazione della migliore strategia di comunicazione dell’anno, nel corso della serata conclusiva del Grand Prix sono assegnati premi speciali a

personalità che hanno saputo rappresentare, innovare o utilizzare la comunicazione in modo particolarmente efficace. Nel corso di questi due decenni sono saliti

sul palco del teatro Manzoni di Milano personalità del calibro di Marco Tronchetti Provera, Alessandro Profumo, Lucia Annunziata, Susanna Agnelli, Elio Catania,

Guido Bertolaso, Antonio Campo Dall’Orto, Inge Feltrinelli, Claudio Cecchetto, Mike Bongiorno, Pippo Baudo, Carlo Freccero, Urbano Cairo, Giorgio Faletti, Silvio

Berlusconi, Rosy Bindi, Roberto Formigoni, Carlo Verdelli, Sergio Chiamparino, Paolo Ruffini, Ilaria D’Amico. Un premio speciale è andato, lo scorso anno, a Piero

Chiambretti, lo storico presentatore e mattatore della manifestazione.

Tra le novità della ventesima edizione del Grand Prix di Pubblicità Italia ci sarà

la Big Chair Idea, il riconoscimento internazionale che Yahoo! vuole dare all’idea creativa più originale per la pubblicità online.
Nel corso della serata

sarà consegnato anche il Young Prix, il premio che va alla miglior campagna tra quelle in short list in base ai voti degli studenti dello IED Comunicazione di

Milano. Una valutazione più giovane da parte di coloro che potrebbero diventare i futuri direttori marketing delle aziende.
Sponsor della ventesima edizione del

Grand Prix sono SkyRec, Yahoo! e Getty Images.